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Baldur's Gate 3: fai per i giocatori quello che vorresti fosse fatto per te, il segreto di Swen Vincke

Il segreto del successo di Baldur's Gate 3 per Swen Vincke è fare per i giocatori quello che vorresti fosse fatto per te.

Baldur's Gate 3: fai per i giocatori quello che vorresti fosse fatto per te, il segreto di Swen Vincke
NOTIZIA di Simone Tagliaferri   —   18/04/2024

Per Swen Vincke, il capo di Larian Studios, il segreto del successo di Baldur's Gate 3 ha qualcosa di... cattolico, per così dire. In un'intervista concessa a Gamesindustry.biz si è infatti espresso in termini molto vicini al Vangelo, come da lui stesso ammesso: "fai per i giocatori quello che vorresti fosse fatto per te". Il suo riferimento era in particolare sulle modalità con cui Larian ha costruito e mantenuto dei buoni rapporti con la sua comunità, che è diventata la sua arma vincente.

Parola di Vincke

La visione di Vincke sull'argomento è molto diretta e lineare, quanto comprensibile: "Abbiamo fatto qualcosa di nuovo. Abbiamo messo l'agency nelle cinematiche a un livello che non era mai stato raggiunto prima e non siamo usciti di strada provando a prendere delle scorciatoie, anche se abbiamo usato un sacco di trucchi. Ma credo che si possa sentire che l'agency è reale. Questa è una ragione fondamentale. Non abbiamo deviato da questa scelta, anche di fronte a problemi di sviluppo."

Insomma, Baldur's Gate 3 è stato il risultato di scelte profondamente coerenti e di una grande sincerità verso il pubblico: "Abbiamo avuto la migliore campagna marketing del mondo, ossia i nostri giocatori che ne parlavano. Avevamo più di un milione di giocatori sin dalla prima settimana che parlavano del gioco ai loro amici." Vincke non si aspettava il successo enorme avuto da Baldur's Gate 3, ma sapeva che sarebbe andato molto bene: "C'è questa vecchia regola che ho preso da Paradox per cui se prendi le prenotazioni e le moltiplichi per dieci, saprai quale potrà essere essere il tuo pubblico." Da questo semplice dato, Larian ha capito fin dove poteva spingersi nello sviluppo del gioco.

Vincke ha poi raccontato che lui stava con i piedi per terra e pensava a risultati di poco superiori a quelli di Divinity: Original Sin 2, ma Michael Douse, il direttore editoriale dello studio, era molto più ottimista e aveva intuito la possibilità di un successo molto più grande.

Per il resto, se volete altri dettagli, leggete la nostra recensione di Baldur's Gate 3.