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Inizia la nuova era Nintendo - La Bustina di Lakitu

I piani di Satoru Iwata si sono conclusi, Nintendo Switch è alla fine della sua esistenza: sta per iniziare una nuova era per Nintendo.

RUBRICA di Alessandro Bacchetta   —   12/11/2023
Inizia la nuova era Nintendo - La Bustina di Lakitu

La traiettoria che ha riportato in alto Nintendo dal 2016, a partire dalla pubblicazione di Pokémon Go e Switch (nel 2017), era stata sapientemente tracciata da Satoru Iwata. Nei suoi ultimi anni di vita, dopo una generazione (Wii U e 3DS) che definire difficile è un eufemismo, il compianto presidente-programmatore ha tracciato la rotta per il seguente successo: lo ha fatto unendo tutte le divisioni interne, non solo quelle software ma anche quelle hardware, lo ha fatto pianificando una piattaforma ibrida e codificando un DNA aziendale prima che fosse troppo tardi. Nonostante sia morto nel 2015, la generazione Switch è più appartenente a Iwata rispetto a quella GameCube e Game Boy Advance, che lo aveva sì visto come presidente, ma alla gestione di due piattaforme concepite quando al timone c'era ancora Hiroshi Yamauchi.

Shuntaro Furukawa, il sesto presidente Nintendo
Shuntaro Furukawa, il sesto presidente Nintendo

Lo stesso discorso si potrebbe applicare a Kimishima, che ha retto le redini aziendali con autorità in un momento complicato, e soprattutto a Furukawa: è stato nominato presidente a metà generazione Switch, e ha gestito positivamente una situazione florida. Ma non è la "sua" Nintendo, esattamente come quella GameCube non era la Nintendo di Iwata: ciò che ha in mente Furukawa, se si rivelerà all'altezza dei suoi predecessori, lo vedremo da qui in avanti. La prossima generazione Nintendo sarà la prima in cui si vedrà davvero la sua impronta, e nell'ultima conferenza con gli azionisti abbiamo avuto un'idea di ciò che potrebbe aspettarci.

Voleste informarvi di prima mano, perché ciò che leggerete da qui in avanti è "soltanto" la nostra analisi, qui trovate la relazione recentemente presentata agli azionisti, mentre qui il relativo ciclo di domande e risposte.

Storicizzare Nintendo

Il Nintendo Museum dall'alto
Il Nintendo Museum dall'alto

Il primo elemento da tenere in considerazione è che, seppur la differenza di età tra Iwata e Furukawa non sia così ampia (tredici anni soltanto), quel piccolo arco di tempo che li separa presuppone una diversa visione del mondo. Iwata appartiene ai Boomer, Furukawa alla Generazione X: questo significa che uno ha vissuto in un mondo in cui Nintendo non era ancora Nintendo, e poi l'ha vista crescere dall'interno, mentre l'altro era piccolo quando spopolava il Famicom, tanto da rientrare in quella nota, esclusivamente in Giappone, come Famicom Generation. Furukawa è il primo presidente Nintendo ad essere cresciuto come giocatore Nintendo.

Potrebbe sembrare una considerazione scontata, ma non lo è. Indipendentemente da ciò che avverrà all'azienda da qui in avanti, per Furukawa sembra fondamentale mettere su pietra cosa Nintendo sia stata finora: se Iwata aveva cercato di codificare il DNA aziendale prima che quelle magiche molecole corressero il rischio di evaporare, così da bloccarle all'interno dello stabile rendendole respirabili alle nuove generazioni, Furukawa sembra voler andare oltre. Desidera cementificare ciò che Nintendo è stata finora. Da qui l'arrivo di nuovi Store, ma soprattutto del Museo Nintendo, che aprirà le porte nel 2024 (a Kyoto, naturalmente).

Come dovrebbe apparire il Nintendo Museum, in apertura nel 2024
Come dovrebbe apparire il Nintendo Museum, in apertura nel 2024

Secondo Iwata era difficile ampliare il personale interno senza contaminarne l'essenza con tossine aliene allo spirito aziendale: Furukawa ha rispettato questo mantra, ma non del tutto. Sta investendo fortemente per creare un nuovo stabile a Kyoto, grande come quello già esistente, che andrà ad aggiungersi a quello - più piccolo - di Tokyo. Nintendo sta assumendo molti giovani appena usciti dall'Università, sta aumentando il proprio personale come non aveva mai fatto prima: non in maniera sconsiderata, ma sicuramente in misura superiore a quanto avesse preventivato Iwata. È vero che i tempi sono cambiati e serve sempre più personale per completare un gioco, è altrettanto vero che il monito dell'ex presidente resta valido: i vecchi sviluppatori dovranno essere più veloci ed efficienti che mai nel mostrare cosa sia Nintendo a una massa di giovani mai così numerosa, e con un Miyamoto sempre più impegnato altrove. Già, "altrove": questa qui è la scommessa più grande di Furukawa.

IP fuori dai videogiochi

Super Mario Bros. Il Film: uscito nel 2023, è un primo, grande passo per ampliare le proprie IP
Super Mario Bros. Il Film: uscito nel 2023, è un primo, grande passo per ampliare le proprie IP

Per lungo tempo la "stampella" Nintendo è stata il mercato tascabile. Anche se, come investimenti, quello principale è sempre stato il casalingo, la priorità, e il maggior lucro, è sempre stata associata console portatili. Quando la situazione era critica, e Iwata ha dovuto puntare al massimo su quale delle due piattaforme risollevare, ha tagliato di corsa i prezzi di 3DS: una mossa del tutto inusuale per Nintendo. Ecco, quel mercato adesso, per vari motivi che non stiamo a ripetere, non esiste più. Adesso esiste un'unica piattaforma, che in questa generazione è andata alla grande. Ma non è detto che il prossimo sistema andrà altrettanto bene, e Nintendo conosce benissimo i rischi che comporta una transizione, avendone sbagliate due di fila, e in modo grottesco, soltanto dieci anni fa.

Anche grazie all'account Nintendo, ma soprattutto in virtù della tipologia di pubblico, il successore di Switch avrà un compito più semplice rispetto a Wii U: nonostante questo, e nonostante sia stato ribadito che il core business Nintendo resterà il sistema integrato hardware e software, esiste la necessità di trovare un "salvagente" che possa creare una base solida, che esista parallelamente al successo, o all'insuccesso, di un singolo sistema. Se Wii U ha dimostrato una cosa, è che serve pazienza: i bei giochi non invecchiano. Tanti dei suoi titoli migliori hanno trovato fortuna negli anni seguenti. Se un sistema va male, o non va benissimo, bisogna stare calmi e lavorare sulla qualità: per fare ciò, appunto, è necessario avere degli introiti esterni alla piattaforma del momento.

Il Super Nintendo World verrà ampliato con un'area a tema Donkey Kong
Il Super Nintendo World verrà ampliato con un'area a tema Donkey Kong

Nonostante le smentite di facciata (Furukawa ha platealmente detto che non saranno un "secondo pilastro") sembra che la soluzione individuata risieda nello sfruttamento delle IP al di fuori del mondo dei videogiochi. La finalità principale rimane quella di convincere le persone a comprare il nuovo sistema, ma Nintendo sembra intenzionata a investire in modo massiccio sulle IP non più soltanto come percorso verso il videogioco, ma anche come possibilità di guadagno autonoma. E, non secondariamente, per far conoscere i propri personaggi anche in luoghi in cui, per un motivo o l'altro, è difficile infiltrarsi attraverso le console. Nella recente relazione con gli azionisti Furukawa ha dedicato lo stesso tempo allo stato di Nintendo Switch e allo sfruttamento delle IP, che ha definito "inestimabili".

Quest'anno è uscito Super Mario Bros. Il Film, ed è stato annunciato un lungometraggio relativo a The Legend of Zelda. I parchi tematici stanno aumentano in numero, e il prossimo anno il nome (Super Nintendo World) inizierà a trovare significato, perché aprirà un'area dedicata a Donkey Kong (finora il tutto era limitato a Super Mario). Dove porterà questa nuova direzione dell'azienda, e se o quanto influenzerà lo sviluppo di videogiochi, ancora non ci sembra sensatamente pronosticabile. Quello che oggi ci preme segnalarvi, e speriamo di avervelo spiegato, è proprio questo: è iniziata una nuova era per Nintendo. Questa nuova generazione comporterà il lancio del successore di Switch, che sarà un momento fondamentale, ma non necessariamente il più importante.