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Octopath Traveler 2, la recensione di un sequel coi fiocchi

La recensione di Octopath Traveler 2 ci dice che il gioco è migliorato praticamente in tutto, ma se non vi è piaciuto il primo, questo potrà farvi cambiare idea?

Octopath Traveler 2, la recensione di un sequel coi fiocchi
RECENSIONE di Christian Colli   —   17/02/2023

Quando diciamo che un gioco è un more of the same, solitamente lo facciamo con disprezzo: significa che è pressappoco uguale a qualcosa che è venuto prima, magari con piccole differenze che tuttavia non ne rivoluzionano la forma. Tante volte vi abbiamo sconsigliato di comprare un titolo perché era fin troppo simile al predecessore, ma non sempre more of the same è male, e nel caso di Octopath Traveler 2, seguito del controverso JRPG uscito nel 2018, vale esattamente l'opposto: se vi era piaciuto Octopath Traveler, dovete assolutamente giocare il secondo capitolo. E se alcuni aspetti non li avevate apprezzati, si dà il caso che questa volta potrebbe andare diversamente.

Nella nostra recensione di Octopath Traveler 2 vi spiegheremo perché, e spesso troverete dei confronti col primo perché, beh, è un more of the same, che qualche volta è anche una seconda occasione.

Nuovi viandanti, nuove storie

Octopath Traveler 2, Hikari Khu viene da una regione ispirata al Giappone medievale
Octopath Traveler 2, Hikari Khu viene da una regione ispirata al Giappone medievale

Per spiegare Octopath Traveler 2 a un veterano della serie di Acquire basterebbe fare uno sterile elenco di caratteristiche e aggiungere delle note, tipo come si fa dopo l'aggiornamento di un software: "risolto un problema con", "migliorato questo", "aumentato quello", "diminuito quell'altro". Dovendo dare per scontato che non tutti abbiano giocato il primo Octopath Traveler, cominceremo dall'inizio, e spiegare che si tratta di un JRPG volutamente all'antica, caratterizzato da una peculiare pixel art che mischia 2D e 3D in Unreal Engine 4, combattimenti casuali a turni come nei vecchi Final Fantasy e otto storie che si intersecano solo marginalmente e solo alla fine. Così parrebbe che abbiamo descritto il primo Octopath Traveler, quando invece stiamo parlando proprio del suo seguito: more of the same, appunto.

Octopath Traveler 2 è praticamente identico al suo predecessore, sotto ogni punto di vista. E questo vale anche per la discutibile scelta di raccontare otto vicende incentrate su altrettanti protagonisti che idealmente viaggiano insieme, ma che di fatto non lo sono quasi mai. Tranne che nel suddetto epilogo, che questa volta non è blindato dietro una masochistica missione secondaria, e nei Sentieri incrociati, missioni secondarie più lunghe e articolate che coinvolgono due viandanti ciascuna e che si avvicinano maggiormente alla nostra idea tradizionale di gioco di ruolo nipponico.

La maggior interazione tra gli otto viandanti promessa da Acquire non rivoluziona una narrativa bizzarra che avevamo criticato anche la prima volta, ma che in Octopath Traveler 2 pesa molto meno per il semplice fatto che le otto storie sono tutte scritte mediamente meglio: anche la più debole del mucchio, quella dell'aspirante diva Agnea, finisce per avere un suo perché. I nuovi viandanti potrebbero sembrare un rimpasto degli otto che li hanno preceduti, e in un certo senso è così, ma le loro storie sono avvincenti, anche per merito dell'ottimo adattamento italiano, e spaziano tra vari generi, ma sempre con un indice narrativo sensibilmente più adulto, anche rispetto ai toni raggiunti già dal primo Octopath Traveler. Gli amanti della letteratura classica, ma anche di quella moderna, riconosceranno sicuramente le opere e i personaggi che hanno ispirato le nuove storie, da Sherlock Holmes al Conte di Montecristo.

Preso atto con un pizzico di rassegnazione che le storie dei viandanti restano perlopiù autonome, si nota comunque anche un miglioramento generale nel ritmo della narrativa, che tende ad essere meno frammentata dalla strana struttura aperta dell'esplorazione: si sceglie un protagonista principale anche questa volta e, completato il suo capitolo iniziale, si vanno a reclutare gli altri viandanti nell'ordine che si preferisce.

Octopath Traveler 2, Partitio Yellowil è alla ricerca di un modo per sconfiggere la povertà
Octopath Traveler 2, Partitio Yellowil è alla ricerca di un modo per sconfiggere la povertà

Questa parte del gameplay non ha subito stravolgimenti, nel bene e nel male. Il giocatore è libero di reclutare i viandanti nell'ordine che preferisce, ma poi questa libertà perde valore davanti alla forza bruta dei nemici che separano le località e, quindi, i capitoli delle storie. Il livello consigliato dei vari capitoli suggerisce - e neanche tanto velatamente - l'ordine con cui andrebbero giocati, ma seguendolo ci si rende conto che la narrativa, pur non avendo coesione, ha un ritmo molto preciso. Alcuni particolari risaltano meglio, specie quelli che contribuiscono a rinforzare l'idea che le otto storie si svolgano tutte nello stesso mondo, Solistia, che essendo completamente nuovo permette di avvicinarsi all'avventura anche senza aver giocato il primo Octopath.

Semmai, questa volta, a rallentare la narrazione non è la sua particolare struttura, ma il gameplay vero e proprio. Acquire ha calcato la mano sulla meccanica delle Azioni di viaggio, le speciali abilità che i viandanti possono usare per interagire coi PNG, e che adesso sono raddoppiate: ogni viandante ne possiede una per il giorno e una per la notte. Il ciclo giorno/notte non influenza in maniera determinante il gameplay: si limita a ridistribuire i personaggi non giocanti negli scenari, e qualche volta si lega a doppio filo con la risoluzione di qualche enigma o missione secondaria.

Octopath Traveler 2, ora le Azioni di viaggio sono due a viandante
Octopath Traveler 2, ora le Azioni di viaggio sono due a viandante

Le Azioni di viaggio, tuttavia, ci sono sembrate anche troppo ridondanti. La maggior parte l'abbiamo già vista nel primo Octopath Traveler, ma le altre sono semplicemente varianti dello stesso meccanismo: Osvald, per esempio, può esaminare i personaggi per conoscere le loro storie di giorno, mentre di notte Hikari può fare lo stesso corrompendoli col denaro. Lo sa fare anche Temenos, ma lui prima deve sconfiggere la persona sul piano metafisico di notte. Anche Osvald può combattere gli altri personaggi di notte: se vince, estorcerà loro preziosi oggetti. E anche Hikari può affrontarli in duello, anche se di giorno, per apprendere fino a un massimo di cinque tecniche di combattimento. Se invece preferite rubare senza combattere, potete affidarvi alle doti della ladra Throné, di giorno, o alle suppliche di Agnea, di notte.

Insomma, questi esempi dovrebbero aver reso l'idea: le Azioni di viaggio si somigliano un po' tutte, e in certe formazioni rischiano di sovrapporsi. Da un punto di vista, questo ha senso perché il giocatore non può portare con sé sempre tutti e otto i viandanti, ma solo quattro, mentre gli altri restano in locanda. Certe formazioni, quindi, consentono di coprire ogni Azione sia di giorno che di notte, ma la dinamica resta farraginosa lo stesso.

Octopath Traveler 2, le storie dei Sentieri incrociati coinvolgono quattro coppie di viandanti
Octopath Traveler 2, le storie dei Sentieri incrociati coinvolgono quattro coppie di viandanti

La meccanica delle Azioni di viaggio ora è più interessante che nel primo Octopath perché è oggettivamente più varia e articolata, e perché permette di risolvere missioni secondarie o mettere le mani su consumabili, armi o armature che negli empori avrebbero un prezzo salato. Nella pratica, però, ci si sente quasi obbligati a setacciare ogni singolo personaggio in ogni scenario con ogni Azione di viaggio possibile, prima di giorno e poi di notte: per quanto sia facile passare dall'uno all'altra - basta premere un pulsante, letteralmente - questa rinnovata dinamica di gameplay tende a incartarsi in una specie di disordine ossessivo compulsivo che finisce col rallentare drammaticamente l'esplorazione. Ogni volta che si entra in una nuova città o in un nuovo scenario, si sente il bisogno di passare in rassegna ogni singolo PNG per scoprire le possibilità che offrono le varie interazioni, sviandoci dall'obiettivo.

Nonostante questa criticità, Octopath Traveler 2 resta un titolo sovrabbondante di segreti e opportunità anche e proprio per via delle nuove dinamiche di gameplay. Ogni scenario nasconde qualcosa, spesso dietro sapienti giochi di prospettive, e l'esplorazione non è mai fine a sé stessa: c'è sempre un collezionabile, un bonus, una tecnica segreta, un PNG particolarmente potente da reclutare e portare in battaglia.

Combattere a Solistia

Octopath Traveler 2, il sistema di combattimento ruota ancora intorno al Dominio e la Potenza
Octopath Traveler 2, il sistema di combattimento ruota ancora intorno al Dominio e la Potenza

Il ciclo giorno/notte, poi, ha un risvolto anche più interessante in termini di gameplay. Di notte, infatti, i nemici sono più aggressivi e potenti, ma fruttano anche molti più punti esperienza. Questa semplice funzionalità - combinata con alcune particolari abilità - aiuta tantissimo non solo a crescere i viandanti nei momenti in cui potrebbe rendersi necessario, ma anche a personalizzare l'esperienza: i giocatori che amano combattere ogni due passi potranno semplicemente spostarsi di notte, mentre quelli che preferiscono un'esperienza più rilassata potranno farlo di giorno, magari equipaggiando l'abilità Manovre evasive del Sapiente.

Se avete giocato il primo Octopath e le ultime parole vi hanno fatto suonare un campanellino in testa, non avete le allucinazioni: le classi rappresentate dagli otto viandanti sono le medesime del primo gioco. Il sistema a classi è stato infatti mantenuto pressoché tale e quale, con tanto di PC da accumulare e spendere per sbloccare le nuove abilità nell'ordine che si preferisce e classi secondarie da assegnare per sperimentare una valanga di strategie e combinazioni. Le novità sostanzialmente si limitano alle Abilità EX e alle quattro classi aggiuntive, totalmente inedite, che si sbloccano molto prima che in passato e in modo molto particolare, e delle quali sfortunatamente non possiamo parlarvi nel dettaglio.

Octopath Traveler 2, il Potere latente è una specie di super mossa
Octopath Traveler 2, il Potere latente è una specie di super mossa

Squadra che vince, insomma, non si cambia. O quasi. Acquire non ha rivoluzionato neppure il sistema di combattimento, incentrato sulle condizioni di Dominio e Potenza. La prima si verifica quando il giocatore colpisce il nemico nel suo punto debole, vale a dire usando le armi o le magie elementali giuste, e così facendo azzera i suoi scudi: a quel punto il nemico perde un turno, durante il quale subisce molti più danni. La meccanica del Dominio non serve solo a concludere più velocemente gli scontri, ma anche a interrompere la preparazione di attacchi devastanti: intere boss fight ruotano intorno a questa dinamica di gameplay. La Potenza, invece, è una condizione in cui entra il viandante quando consuma uno o più Punti Potenza accumulati turno dopo turno: è un sistema simile a quello di Bravely Default, e in pratica consente di attaccare più volte nello stesso turno o di potenziare una specifica abilità.

Imparare a sfruttare Dominio e Potenza è imperativo: vi diciamo subito che Octopath Traveler 2 non è impegnativo - per non dire, sbilanciato - come il suo predecessore, ma resta un GDR nipponico più sfidante della media, con alcune boss fight particolarmente brutali in cui la conoscenza del gameplay, una buona strategia nella formazione della squadra e, perché no, qualche livello di esperienza in più possono fare la differenza.

Octopath Traveler 2, per sconfiggere i boss bisogna giocare di strategia
Octopath Traveler 2, per sconfiggere i boss bisogna giocare di strategia

I combattimenti, tuttavia, non si protraggono eccessivamente come succedeva nel primo gioco della serie: gli scontri coi boss ci sono apparsi molto meno estenuanti, e in generale la curva della difficoltà ci è sembrata molto meglio bilanciata, con una distribuzione dei nemici equa sia di giorno che di notte e una maggior varietà di armi, abilità e incantesimi che aiuta a indurre più spesso la condizione di Dominio. Abbiamo apprezzato, inoltre, l'introduzione dei Poteri latenti: sono vere e proprie super mosse che si imparano prestissimo, e che si caricano molto più spesso di quanto non si creda.

Invece di essere un'abilità jolly da custodire gelosamente in attesa del momento giusto, il Potere latente è stato pensato per usarlo il più possibile. Non tutti i Poteri latenti ci hanno convinto allo stesso modo: alcuni ci sono sembrati poco creativi, come per esempio quello di Throné, che si limita a conferirle un'azione extra nello stesso turno, o quello di Temenos, che gli permette di colpire un punto debole a prescindere dal tipo di attacco messo a segno. Altri, invece, sono molto più interessanti nella loro semplicità: la capacità di Osvald di concentrare in un solo incantesimo le sue magie a bersaglio multiplo apre le porte a combinazioni devastanti.

Meglio in tutto?

Octopath Traveler 2, la ricchezza di colori e particolari è incredibile
Octopath Traveler 2, la ricchezza di colori e particolari è incredibile

In generale, insomma, il sistema di combattimento e di personalizzazione del gameplay ha pescato a piene mani nell'esperienza di Octopath Traveler uno, ma Acquire ha limato certe spigolosità e prestato orecchio alle critiche sul bilanciamento del primo gioco, smussando la curva della difficoltà e introducendo qualche piccola meccanica che articola maggiormente i combattimenti a turni. Chi aveva apprezzato il predecessore per la sua brutalità, però, può rasserenarsi: tra sotterranei e boss segreti, Octopath Traveler 2 resta un titolo in grado di farvi tirare giù tutti i santi in più di un'occasione.

More of the same, dicevamo all'inizio, ma fatto bene, fatto meglio. E questa filosofia si riflette ancora di più sul modo in cui il gioco si presenta a schermo. Abbiamo giocato Octopath Traveler 2 su Nintendo Switch e definirlo sublime ci sembra un eufemismo. Prendete nota: sì, la versione che abbiamo testato perde qualche fotogramma quando il campo di battaglia si riempie di particellari o si passa al volo dal giorno alla notte in uno scenario particolarmente denso di dettagli ed effetti visivi. Ma sono rallentamenti quasi impercettibili che non disturbano granché.

Octopath Traveler 2, i movimenti della telecamera impreziosiscono alcune scene
Octopath Traveler 2, i movimenti della telecamera impreziosiscono alcune scene

Semmai disturbano le altre pecche che abbiamo riscontrato dopo aver giocato la demo su PlayStation 5: sulla console ibrida Nintendo, Octopath Traveler 2 gira a 30 fotogrammi al secondo, e manca delle ombre dinamiche in alcune ambientazioni. È sicuramente un peccato, ma alla fine dipende anche da come si giocano i GDR come questo: a nostro avviso, il titolo Acquire si presta particolarmente alla portabilità, e sullo schermo di Switch OLED, coi suoi colori nitidi e sgargianti, la pixel art è un vero trionfo. Gli artisti di Square Enix si sono davvero superati, lavorando ancora meglio all'illuminazione e all'effettistica: ogni scenario straripa di dettagli, e persino le piccole mappe che separano i centri abitati appaiono disegnate in modo più lineare ma nient'affatto banale, soprattutto se paragoniamo i troppi vicoli ciechi del primo gioco.

A impreziosire il comparto tecnico, che era già eccelso nel 2018 ma che oggi è davvero superlativo dal punto di vista della mera direzione artistica, ci pensano alcuni accorgimenti che potrebbero sembrare di poca importanza, ma che in realtà hanno un impatto fortissimo sulla resa finale.

Octopath Traveler 2, su Switch possono verificarsi dei piccoli rallentamenti
Octopath Traveler 2, su Switch possono verificarsi dei piccoli rallentamenti

I semplici movimenti di telecamera e le zoomate spettacolarizzano i combattimenti e i momenti più importanti nelle scene d'intermezzo, così come i riflessi, le illuminazioni e le ombre proiettate dalle condizioni atmosferiche - le nuvole che passano sopra i campi, i lampi che scoppiano dietro le finestre durante un temporale, e così via - coinvolgono maggiormente il giocatore nella storia che sta seguendo, facendola sembrare anche più solenne. A metterci il carico da cento è poi la colonna sonora di Yasunori Nishiki, che è assolutamente fenomenale e surclassa nettamente le musiche del primo Octopath Traveler con una varietà strumentale straordinaria.

Sono tanti piccoli particolari che, messi insieme, dimostrano la passione con cui è stato realizzato questo sequel. Il primo gioco sembrava un esperimento svogliato, un banco di prova, neanche troppo convinto, per i GDR vecchia scuola in HD-2D quando erano ancora una novità. Octopath Traveler 2, in questo senso, più che un more of the same è quello che i nostri amici yankee definirebbero il real deal: Square Enix ha fatto centro.

Conclusioni

Versione testata Nintendo Switch
Digital Delivery Nintendo eShop
Prezzo 59,99 €
Multiplayer.it
8.0
Lettori (41)
7.6
Il tuo voto

Acquire ha migliorato la formula di Octopath Traveler sotto ogni aspetto, trovando finalmente la quadra. Nella smania di aggiustare tutto quello che non andava, però, ha anche finito per riproporre un po' troppe dinamiche e soluzioni del primo gioco, a cominciare dalla narrativa sciolta che farà storcere ancora il naso a chi preferisce le storie più corali, pur essendo scritta indiscutibilmente meglio. Per questo motivo, in un mondo ideale dovremmo sconsigliare Octopath Traveler 2 a chi ha già dedicato tante ore al primo per via delle troppo similitudini, ma questo vorrebbe dire che lo aveva apprezzato e non c'è ragione per cui non debba amare alla follia questo ottimo sequel.

PRO

  • Le storie dei nuovi viandanti sono ben scritte e coinvolgenti
  • Gameplay molto più bilanciato rispetto al primo gioco
  • La direzione artistica nel complesso è stupefacente

CONTRO

  • Approccio alla narrativa sempre divisivo
  • Il sistema delle Azioni di viaggio è eccessivamente ingarbugliato
  • Sotto alcuni aspetti è quasi identico al precedente