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Il ritorno degli Yo-Kai

La serie Level-5 ritorna su Nintendo 3DS con tanti nuovi yo-kai e un mondo più ampio e ricco di attività del precedente

RECENSIONE di Mattia Comba   —   31/03/2017
Yo-Kai Watch 2: Spiritossi
Yo-Kai Watch 2: Spiritossi
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Ad un anno di distanza dal primo capitolo , ci troviamo nuovamente a parlare del fenomeno Yo-Kai Watch, un franchise multimediale che sta facendo letteralmente sfaceli tra i ragazzi giapponesi più giovani. Nella terra del Sol Levante infatti, gli spiritelli hanno raccolto la pesante eredità lasciata dei Pokémon e hanno saputo conquistare milioni di persone non solo attraverso serie tv, film, videogiochi e app per smartphone, ma anche con tonnellate di merchandising di ogni genere, dai vestiti ai giocattoli arrivando alla fedele riproduzione del device che dà il nome alla serie. Rispetto a Pikachu e compagni, però, la propagazione del fenomeno in occidente sta avvenendo con qualche anno di ritardo, ed ecco che il prossimo 7 aprile sarà disponibile nei negozi nostrani Yo-Kai Watch 2 nelle sue versioni Polpanime e Spiritossi, uscito già anni fa in patria e da qualche mese anche oltreoceano. Dopo un primo capitolo solido e divertente, sarà riuscita Level-5 a compiere un ulteriore passo in avanti?

Yo-Kai Watch 2 Polpanime e Spiritossi arrivano in Italia con tantissime novità

Ripartire da zero

La struttura narrativa di Yo-Kai Watch 2 è figlia della storia stessa del franchise, che in patria ha esordito come videogioco e solo successivamente, grazie alla serie animata, ha fatto braccia nei cuori di milioni di appassionati giapponesi.

Il ritorno degli Yo-Kai
Il ritorno degli Yo-Kai

L'anime è stato quindi il tramite perfetto per far conoscere gli yo-kai al grande pubblico e farli diventare un fenomeno virale, mettendo quindi Level-5 nella difficile posizione di dover sviluppare un secondo capitolo del videogioco che sapevano sarebbe stato giocato da un numero decisamente maggiore di giocatori che ai tempi del primo capitolo non conoscevano ancora il brand. Fu allora necessario mettere in atto una sorta di reset degli eventi e quale cliché meglio si adatta all'esigenza se non una bella e rassicurante perdita di memoria? Ecco quindi che il giovane Nate, ragazzino protagonista principale della serie, poco dopo la fine degli eventi del primo capitolo si ritrova protagonista di uno sfortunato episodio dove viene derubato di tutti i ricordi e del suo Yo-Kai Watch, rimanendo quindi completamente all'oscuro del mondo fantastico con il quale era venuto in contatto. Ci ritroveremo in una sorta di déjà vu e dopo essere stato al parco a catturare qualche insetto con il suo fido retino, Nate entrerà in una bottega dove in cambio di quasi tutta la paghetta dei genitori acquisterà il suo Yo-Kai Watch, attratto dall'oggetto ma senza rendersi conto delle sue vere potenzialità. Non passa molto tempo e sulla via di casa decide di spendere le ultime monetine in una macchinetta che, proprio come nel primo episodio, ci introdurrà a Whisper, il fantasmino maggiordomo inseparabile da Nate. Sarà poi il turno del Jibanyan e con lui torneranno tutti i ricordi grazie a un corposo tutorial che ci reintroduce alle meccaniche di gioco e all'utilizzo dello Yo-Kai Watch, ma anche all'affascinante universo di gioco che mescola la tradizione spirituale nipponica alla più concreta vita delle metropoli del Giappone odierno. Yo-Kai Watch 2 è quindi liberamente approcciabile non solo da coloro che non hanno giocato il primo capitolo, ma anche da coloro che non conoscono affatto l'universo di riferimento, rivelandosi un ottimo punto di partenza per imparare a conoscere le centinaia di yo-kai esistenti e appassionarsi alle avventure del giovane Nate. Per i veterani invece, questa introduzione non sarà particolarmente tediosa visto che a conti fatti si tratta di circa un'oretta di gioco introduttiva al termine della quale ci ritroveremo nuovamente con il nostro orologio speciale al polso, pronti a vivere una nuova avventura.

Tra presente e passato

Una volta ritrovato il nostro dispositivo e iniziata la caccia agli yo-kai, ci si apre davanti agli occhi un'avventura lunga e corposa, fatta di un susseguirsi di missioni primarie e secondarie condite da tante attività extra che allungano sostanzialmente la longevità di questo secondo capitolo.

Il ritorno degli Yo-Kai
Il ritorno degli Yo-Kai

In tal senso Level-5 è riuscita a trovare la giusta formula facendo di Yo-Kai Watch 2 un titolo più ampio, vasto e ricco del precedente sotto ogni aspetto a partire dai duecento nuovi yo-kai, oltre alla possibilità di farsi amici alcuni boss affrontati lungo il primo capitolo. Inoltre la mappa di gioco ha avuto un incremento notevole in termini di superficie, tanto da richiedere l'inserimento di un sistema di trasporti pubblici per permetterci di spostarci più agilmente da una location all'altra. Viaggiare sui puntualissimi bus e treni giapponesi sarà oggetto di una specifica quest, ma una volta visitati specifici posti per la prima volta sbloccheremo il viaggio rapido grazie agli specchi magici Mirapo. Oltre alla parte più moderna e urbanizzata, Yo-Kai Watch 2 propone anche la città di Harrisville, un tipico paesino rurale giapponese immerso nel verde e nei campi coltivati. In questo scenario bucolico vive la nonna di Nate, che avrà un'importanza fondamentale negli eventi che affronteremo lungo l'avventura. Senza entrare troppo nei particolari, avremo la possibilità di viaggiare nel tempo e ritornare nel passato grazie a degli appositi specchi denominati Miradox che ci catapultano negli anni sessanta dove verremo in possesso dello Yo-Kai Watch Model Zero, il prototipo del device più moderno utilizzato da Nate che però permette due importanti introduzioni nel sistema di combattimento. Da una parte si sblocca l'abilità M-Skill che permette di utilizzare diversamente la Soultimate concentrandola su un solo Yo-Kai che in questo modo lancia un attacco potentissimo che però consuma le barre di energia anche dei due compagni di squadra schierati di fianco a lui. Si tratta di un'abilità rischiosa in quanto rischia di lasciarvi a secco di energia per alcuni turni, ma in più di un'occasione si è dimostrata risolutiva per chiudere anzitempo lo scontro ed evitare la sconfitta. La seconda in traduzione è il Poke che utilizzando lo stilo del 3DS ci permette di punzecchiare sia i nostri compagni di squadra che gli avversari: nel primo caso lo utilizzeremo per dare un po' di brio ai nostri yo-kai che non ne vogliono sapere di combattere, mentre nel secondo caso ne scopriremo i punti deboli aumentando l'efficacia degli attacchi. Inoltre è stata introdotta la funzione Bersaglio che dà modo di lanciare cibo agli yo-kai e di tenere traccia dei loro gusti in modo semplice e intuitivo, a differenza di quanto avveniva nel primo capitolo.

Friendzone

Un'altra caratteristica che questo secondo capitolo di Yo-Kai Watch ha simbolicamente "ereditato" dai Pokémon è la doppia veste con cui si presenta nei negozi: le due versioni distinte Polpanime e Spiritossi si differenziano principalmente per cinque Yo-kai esclusivi in ognuna e per l'impostazione dell'esperienza multiplayer, differente nei due titoli.

Il ritorno degli Yo-Kai
Il ritorno degli Yo-Kai

Per il resto, le due versioni sono completamente analoghe, sia per i personaggi, che per la storia e le boss fight e, ovviamente, per le meccaniche di gioco non molto dissimili da quelle del primo capitolo. Sull'angolo in alto a destra dello schermo c'è l'importantissimo indicatore di vicinanza degli yo-kai che ci permette di individuare il loro nascondiglio e iniziare a dargli la caccia con il pennino del Nintendo 3DS per scovarli e affrontarli in battaglia. Ricordiamo infatti che gli yo-kai a differenza dei Pokémon, non possono essere controllati e catturati, ma sono entità dispettose e volubili che diventano nostri amici. Questo si traduce in una relazione non sempre soddisfacente con la nostra squadra di yo-kai che una volta schierata sul campo di battaglia può tranquillamente decidere di mettersi a poltrire e far passare qualche altro turno prima di iniziare ad attaccare l'avversario. Gli attacchi rispecchiano le caratteristiche di ciascuno, con alcuni yo-kai preposti a fare danni, altri a difendere e altri ancora a indirizzare cure ai compagni o debilitazioni agli avversari, ma il tutto avviene sempre in automatico senza che il giocatore abbia la possibilità di intervenire nella decisione degli attacchi. Alla fine di uno scontro c'è la possibilità che lo yo-kai sconfitto vi chieda di diventare amici e di entrare nella vostra squadra, possibilità che aumenta se durante la battaglia lo si nutre col suo cibo preferito tra i tanti disponibili nei negozi e nelle strade di Valdoro. Come avrete capito, nonostante l'introduzione delle M-Skill e del Poke di cui vi abbiamo parlato poco sopra, il sistema di combattimento e le meccaniche alla base della collezione degli yo-kai rimangono invariate, con la strategia degli scontri che si riduce alla scelta della formazione della squadra, limitandone la profondità rispetto ad altri titoli dello stesso genere. Tuttavia dopo le decine di ore passate in compagnia di Yo-Kai Watch 2 non ci sentiamo di dire che questo sia necessariamente un difetto, quanto piuttosto una caratteristica del sistema di gioco di cui prendere atto e trarre le proprie conclusioni in base ai gusti personali. Si tratta di un approccio più semplicistico, ma non per questo meno efficace; se però non vi è piaciuto il primo capitolo, le M-Skill e il Poke non basteranno a farvi tornare sui vostri passi. Secondariamente, e qui muoviamo una critica più oggettiva, rimane piuttosto tediosa la routine che porta all'arruolamento degli spiritelli facendo inevitabilmente perdere fascino all'anima più collezionistica del titolo soprattutto a fronte dell'introduzione di più di duecento nuovi yo-kai.

Extralife

Oltre alle nuove location, il mondo di gioco si riempie di attività secondarie utili per riprendere fiato tra una quest e l'altra ottenendo ricompense e oggetti speciali. Andando in giro per la città si possono trovare indovinelli da risolvere, passaggi segreti e misteriosi varchi per accedere in una sorta di mondo parallelo con tante piccole stanze da completare.

Il ritorno degli Yo-Kai

In tal senso gli obiettivi cambiano in base alla missione: in alcuni casi basta raggiungere l'uscita, mentre in altri bisogna uccidere un certo numero di nemici o un pericoloso boss. Interessante anche la Blasters Mode che capovolge la prospettiva e ci permette di vestire i panni di uno yo-kai impegnati in una serie di combattimenti action contro altri yo-kai; il meglio questa modalità lo dà in cooperativa dove fino a quattro giocatori partono da un punto diverso della mappa facendosi largo tra i nemici fino a ricongiungersi con i compagni in occasione dello scontro con il boss finale. In questo caso il livello di sfida è piuttosto interessante e richiede una certa dose di strategia almeno nella scelta degli yo-kai per avere un team il più possibile equilibrato. Sul fronte multiplayer invece, lo scenario si fa competitivo ed entra in gioco la versione di Yo-Kai Watch 2 che abbiamo acquistato: Spiritossi o Polpanime infatti divide i giocatori in due schieramenti contrapposti che si sfidano per decretare il migliore negozio di ciambelle in città arricchendo l'end game con una nuova sfida che ci vedrà impegnati a duellare contro altri giocatori per far guadagnare punti alla propria squadra. Inoltre, e questa è una graditissima novità, è possibile scambiarsi medaglie per completare la propria collezione. In ultimo, dal punto di vista tecnico, anche questo secondo capitolo ha messo in evidenza il livello altissimo raggiunto da Level-5 con le sue produzioni: la mappa è ampia e ricca di dettagli, la grafica pulita e le texture donano uno stile cartoon di grande impatto. Il tutto è poi impreziosito dalle scene di intermezzo prese direttamente dall'anime, con tanto di doppiaggio in italiano.

Conclusioni

Multiplayer.it
8.8
Lettori (15)
8.6
Il tuo voto

Grazie ai tanti contenuti, alla trama varia e corposa e a più di duecento nuovi yo-kai, il secondo capitolo della fortunatissima serie di Level-5 migliora il predecessore sotto ogni punto di vista. Yo-Kai Watch 2 nelle sue versioni Spiritossi o Polpanime è un titolo estremamente piacevole che potenzia il sistema di combattimento grazie all'aggiunta delle M-Skill e del Poke, ma non riesce ancora a dargli quella dimensione strategica più profonda che avremmo voluto, rimanendo un titolo che strizza fortemente l'occhio a un pubblico molto giovane. Rimane comunque apprezzabilissimo anche dagli adulti grazie alla storia ricca di quest interessanti e alla mappa disseminata di attività, oltre che ovviamente all'eccellente caratterizzazione degli yo-kai e all'incredibile lavoro fatto da Level-5 nella realizzazione di un mondo accurato e pieno di dettagli come pochi se ne erano visti su Nintendo 3DS.

PRO

  • Mappa più grande e ricca di cose da fare
  • Tecnicamente eccellente
  • L'M-Skill e il Poke arricchiscono i combattimenti

CONTRO

  • Le meccaniche di arruolamento rimangono ancora un po' deboli
  • Se non vi è piaciuto il primo capitolo, difficilmente cambierete idea