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Vita da spie

La compilation di Metal Gear Solid in HD arriva finalmente sul portatile Sony, ma è una conversione coi fiocchi?

RECENSIONE di Christian Colli   —   25/06/2012
Metal Gear Solid HD Collection
Metal Gear Solid HD Collection
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Non ci sono mezze misure: la saga concepita dal genio di Hideo Kojima, o si ama o si odia. E in ogni caso, non si può negare che Metal Gear Solid abbia influenzato proprio il modo di fare videogiochi nell'ultimo decennio. Il suo impatto sul mercato è stato micidiale, ben più di quanto lo fosse stato il capostipite alla fine degli anni ottanta. Si sono fatte compilation HD per molto meno, era soltanto naturale che prima o poi succedesse anche con questo franchise. In realtà, è assente all'appello proprio il grande apripista, il primo Metal Gear Solid, apparentemente troppo antiquato tecnicamente per essere convertito, nonostante le ottime performance del semi-remake sottotitolato The Twin Snakes per GameCube Nintendo.

Vita da spie

E a essere del tutto onesti, questa versione per il nuovo portatile Sony della Metal Gear Solid HD Collection, uscita alcuni mesi fa per PlayStation 3 e Xbox 360, è stata privata della conversione di Metal Gear Solid: Peace Walker, originariamente concepito per PlayStation Portable. Dunque ci restano Metal Gear Solid 2: Substance e Metal Gear Solid 3: Subsistence, ovvero le versioni rivedute e corrette degli originali Metal Gear Solid: Sons of Liberty e Metal Gear Solid 3: Snake Eater. Confusi? Okay, continuate a leggere.

Snakes on a Vita

Metal Gear Solid 2 è stato uno dei prodotti più influenti e polemizzati dell'era PlayStation 2. È difficile decidere da che parte stare, c'è chi lo reputa un assoluto capolavoro meta-videoludico e chi lo ritiene solo un vuoto esercizio di stile e narrativa. In ogni caso, è assolutamente vero che in Metal Gear Solid 2 la trama abbia più rilievo del gioco nudo e crudo e in effetti definirlo un film interattivo non sarebbe neanche troppo sbagliato, considerando poi la cura maniacale riservata da Hideo Kojima a dialoghi e regia. Che poi sono soltanto le ultime, eccentriche battute di gioco che hanno suscitato alcune perplessità, visto che l'intreccio da spy-story hollywoodiana è assolutamente mozzafiato: all'inizio siete Solid Snake, di nuovo in missione per indagare su un prototipo di Metal Gear, ma ben presto vi ritroverete a controllare Raiden, un nuovo agente speciale di Foxhound con l'incarico di salvare gli ostaggi della cellula terroristica Sons of Liberty.

Vita da spie

La trama a questo punto si complica decisamente e non saremo certo noi a rovinarvi i numerosi colpi di scena che si susseguiranno fino all'epilogo. Metal Gear Solid 3 invece è forse l'episodio della saga più apprezzato dal punto di vista narrativo, sia per la caratterizzazione dei vari personaggi che per la trama decisamente più coesa e ricca di momenti a dir poco epici. L'avventura si svolge nel 1964, in piena Guerra Fredda: si tratta dunque di un prequel di Metal Gear Solid 2, e il protagonista è Naked Snake, agente speciale della CIA con il delicato compito di evitare uno scontro nucleare tra America e Russia. Naturalmente la vicenda è molto più intricata di così, ricca di sfaccettature e colpi di scena, e se è vero che si può restare un po' spiazzati dal nuovo contesto, ben presto il tutto assume perfettamente senso, conducendo il giocatore a un finale davvero soddisfacente. Ma se avete giocato già queste due pietre miliari, e possibilmente anche il "conclusivo" quarto capitolo, a questo punto non vi abbiamo detto nulla che già non sappiate.

Trofei PSVita

Doppia razione di Trofei per questa compilation: 37 Bronzo, 5 Argento, 4 Oro e il Platino sia in Metal Gear Solid 2 che in Metal Gear Solid 3. Molti li conquisterete progredendo nella storia, altri con azioni particolari. L'opzione Transfarring consente di importare il salvataggio e continuare l'avventura su PlayStation 3, trasferendo tutti i Trofei già guadagnati sul portatile.

Il vecchio e il nuovo

Ormai anche i sassi dovrebbero sapere come si gioca un Metal Gear Solid: Hideo Kojima non l'ha definito "tactical espionage action" per caso e in effetti ogni situazione, ogni mappa e ogni sfida può essere affrontata e risolta in svariati modi. L'enfasi è tutta riposta sugli approcci furtivi, tant'è che è perfettamente possibile completare l'avventura senza uccidere un solo nemico: serve astuzia, ingegno e cautela, ma si può fare. I due giochi forniscono gradualmente al giocatore i vari attrezzi del mestiere e ben presto diventa fondamentale saperli utilizzare al meglio; in particolare, Metal Gear Solid 3 è il più "stealth" dei due titoli, ambientato com'è in larga parte nella fitta vegetazione di una giungla, in cui strisciare silenziosamente nell'erba alta e impostare il giusto camuffamento di Naked Snake sono tattiche cruciali che possono fare la differenza tra la vita e la morte. Metal Gear Solid 3 è sicuramente il più sofisticato del pacchetto dal punto di vista del gameplay e delle possibilità offerte al giocatore, il quale dovrà perfino ricordarsi di procacciarsi il cibo per sopravvivere alle fatiche della missione.

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In entrambi i casi, però, bisogna rammentare di avere a che fare con titoli di quasi dieci anni fa, dunque potrebbe essere difficile adattarsi immediatamente a un sistema di controllo un po' antiquato e contorto; la versione Vita rispecchia perfettamente i controlli originali e della controparte PlayStation 3, preferendoli alle impostazioni un po' più moderne offerte dalla conversione Nintendo 3DS di Metal Gear Solid 3. La risposta ai comandi è comunque sempre ottima e lo stick analogico destro rende l'esperienza del tutto simile a quella delle console da casa. In più, l'edizione Vita gode di discreti controlli touch, che consentono per esempio di giocherellare durante le cutscene toccando lo schermo per zoomare e spostare l'inquadratura, ma anche di gestire l'equipaggiamento al volo, toccando le icone sullo schermo per aprire gli appositi menù e selezionare rapidamente l'arma o l'oggetto desiderato.

Abbiamo apprezzato molto questa semplice ma piacevolissima soluzione; un po' meno invece le interazioni che coinvolgono il touchpad posteriore, ci sono sembrate infatti leggermente imprecise sopratutto nel caso si voglia accoltellare un bersaglio: se il touchpad non interpreta bene il nostro tocco, l'errore potrebbe mandare all'aria un'intera strategia rivelando la nostra posizione al nemico. Bisogna insomma farci l'abitudine e dopo un po' l'utilizzo di questa feature diventa abbastanza naturale, ma in molti casi abbiamo preferito affidarci all'infallibile sistema di controllo tradizionale. A parte queste caratteristiche esclusive, Metal Gear Solid HD Collection in versione PlayStation Vita è decisamente identico alla controparte PlayStation 3, offrendo un'immagine ancora più limpida grazie allo schermo OLED della console.

Vita da spie

Come abbiamo già detto, Metal Gear Solid 2 e Metal Gear Solid 3 non sono usciti l'altro ieri perciò non bisogna stupirsi per qualche texture slavata o qualche modello poligonale troppo semplice; anzi, i due titoli di Konami si difendono benissimo ancora oggi grazie alla maniacale cura per il dettaglio e a una cosmesi che già ai tempi era decisamente all'avanguardia, impreziosita ora dal passaggio all'alta definizione. Su PlayStation Vita abbiamo però constatato frequenti cali di frame rate durante le situazioni e le cutscene più concitate, lampanti nel caso di transizione da un'area all'aperto come può essere il capitolo del tanker in Metal Gear Solid 2; curiosamente, il frame rate appare molto più stabile in Metal Gear Solid 3, giocando il quale abbiamo riscontrato molto più raramente questo difetto. Il risultato, comunque, è più che soddisfacente e l'intera cornice, complice anche una colonna sonora strepitosa e un doppiaggio inglese di altissima qualità, sottolinea ancora una volta le capacità di Kojima e del suo team.

Conclusioni

Multiplayer.it
9.0
Lettori (69)
9.1
Il tuo voto

Nonostante alcune mancanze, una su tutte quella di Metal Gear Solid: Peace Walker, questa versione portatile di Metal Gear Solid HD Collection si è rivelata un gioiellino che non dovrebbe sfuggire ai possessori del portatile Sony che non hanno mai giocato le avventure di Solid Snake. Parliamo infatti di due grandissimi titoli che, pur non senza qualche fatica, resistono stoicamente alla prova del tempo, offrendo un gameplay e una sceneggiatura di altissimo livello. La nuova risoluzione, insomma, non è altro che la proverbiale ciliegina sulla torta.

PRO

  • Due pietre miliari al prezzo di una
  • Tanti contenuti, Trofei e numerosi extra
  • Splendida conversione HD

CONTRO

  • Controlli touch non sempre perfetti
  • Frame rate ballerino sopratutto in MGS2
  • MGS: Peace Walker assente