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Transsion, il produttore di smartphone che nessuno conosce ma che si è già preso l'Africa

La crescita incredibile che ha portato Transsion, azienda cinese, al quinto posto tra i produttori globali di smartphone, superando Vivo.

Transsion, il produttore di smartphone che nessuno conosce ma che si è già preso l'Africa
NOTIZIA di Luigi Cianciulli   —   02/11/2023

Il marchio è poco conosciuto dalle nostre parti, ma ha già conseguito una posizione di rilievo: è tra i cinque principali produttori di telefoni cellulari a livello globale.

Stiamo parlando di Transsion, azienda cinese custode dei marchi Tecno, Infinix e iTel.
Nonostante sia uno dei pochi brand di dispositivi mobili a registrare una crescita nel terzo trimestre dell'anno in corso, è possibile che molte persone in Europa e Nord America siano praticamente all'oscuro della sua esistenza.

La società ha principalmente concentrato la propria attenzione sui mercati di Africa, Medio Oriente, America Latina, Asia e Oceania dove, secondo i dati IDC, riesce a vendere un quantitativo superiore di telefoni rispetto a marchi noti come Samsung e Xiaomi.

Questo fatto potrebbe far supporre che Transsion abbia come obiettivo principale la produzione di budget smartphone: interessante allora notare che il marchio Tecno, sotto l'egida di Transsion, ha recentemente lanciato il suo primo dispositivo pieghevole, il Phantom V Fold.

La quinta potenza

Tecno Spark 10 è la linea di smartphone lanciata a marzo di quest'anno
Tecno Spark 10 è la linea di smartphone lanciata a marzo di quest'anno

Il trimestre esatto in cui Transsion è entrato tra i primi cinque a livello globale è motivo di discussione.

IDC e Omdia indicano il sorpasso su Vivo nel secondo trimestre di quest'anno, mentre Canalys pensa che sia successo nel terzo trimestre.
Ma ci si trova tutti d'accorso sul fatto che ora sia dentro il primato dei cinque principali, alle spalle dei tradizionali giganti Samsung, Apple, Xiaomi e Oppo.

Secondo i dati pubblicati da Canalys per il secondo trimestre del 2023, Transsion ha spedito con successo 22,7 milioni di dispositivi, registrando un incremento del 22% rispetto all'anno precedente e conseguendo una quota di mercato del 9%, in crescita rispetto al 6% dell'anno precedente.
Questo risultato ha consentito al marchio di guadagnare una posizione di prestigio nel settore degli smartphone.

Tuttavia, nonostante la rapida ascesa di Transsion, i soliti noti hanno mantenuto saldamente le loro posizioni di vertice nella classifica.
Samsung ha consegnato 53 milioni di unità durante il secondo trimestre del 2023, conservando una quota di mercato del 21%, mentre Apple ha visto calare le sue spedizioni del 13%, consegnando 43 milioni di iPhone, riuscendo però a mantenere la sua quota di mercato globale al 17%.

Primi in Africa

Infinix Zero 30
Infinix Zero 30

La chiave della crescita sostenuta di Transsion risiede nel suo approccio mirato ai mercati emergenti, ove la domanda si è rivelata relativamente robusta nel corso dell'anno in confronto a quelli più sviluppati.

Un rapporto di Counterpoint mette in evidenza che Medio Oriente e Africa sono state le uniche regioni a registrare una crescita annuale nel settore degli smartphone durante il terzo trimestre dell'anno, risveglio di cui Transsion ha saputo trarre vantaggio.

Le sue marche, Tecno, Infinix e Itel, vantano una quota che si attesta al 48,2% del mercato africano, tre volte superiore a quella di Samsung (16%), che, pur mantenendo una presenza globale di spicco, detiene una quota di mercato pari al 21,7% nel primo trimestre del 2021.

È lecito dunque interrogarsi se Transsion sarà in grado di conservare tale posizione, o se il 2023 costituirà un episodio isolato.

Amber Liu, analista di Canalys, ha delineato il contesto affermando che la contrazione del mercato globale degli smartphone si è nuovamente attenuata, grazie alla riduzione delle scorte a livello industriale e ai segnali di ripresa della domanda in alcune regioni di mercato.

Qualora questa tendenza perdurasse, potrebbe senza dubbio delinearsi un'opportunità significativa per i produttori orientati verso i mercati emergenti.