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Redmi Note 13 Pro+, la recensione dello smartphone Android budget che prova a diventare premium

Proviamo a capire se il nuovo smartphone Xiaomi è pronto per farsi davvero valere nella fascia media.

Redmi Note 13 Pro+, la recensione dello smartphone Android budget che prova a diventare premium
RECENSIONE di Fabio Palmisano   —   29/01/2024

Nata come gamma di smartphone Android low budget, la serie Redmi nel corso degli anni ha progressivamente alzato il tiro, arrivando lo scorso anno con Redmi Note 12 Pro+ 5G a puntare dichiaratamente al segmento della fascia media, sia in termini di offerta tecnologica sia soprattutto per il posizionamento in termini di prezzo. In questa recensione del Redmi Note 13 Pro+ 5G vedremo come non si sia trattato di una deviazione estemporanea di Xiaomi, che continua imperterrita nel suo tentativo di rendere più premium questa particolare linea di prodotto.

Redmi Note 13 Pro+ 5G è il più dotato della nuova serie di smartphone Xiaomi
Redmi Note 13 Pro+ 5G è il più dotato della nuova serie di smartphone Xiaomi

Punta di diamante di una nuova serie che prevede la bellezza (per non usare il termine più appropriato, che sarebbe "assurdità") di quattro altri modelli, Redmi Note 13 Pro+ 5G viene venduto a un prezzo di listino di 449€ per il taglio 8/256 GB e 499€ per il più generoso 12/512 GB: anche se lo street price è già notevolmente inferiore, si tratta comunque di cifre abbastanza importanti per lo storico della gamma Redmi, che quindi è chiamata a un'importante prova di maturità: continuate dunque a leggere per scoprire se il Redmi Note 13 Pro+ ha la stoffa per farsi largo in un segmento pieno di competitor agguerriti.

Caratteristiche tecniche

Gli accessori inclusi nella confezione di Redmi Note 13 Pro+ 5G
Gli accessori inclusi nella confezione di Redmi Note 13 Pro+ 5G

La scheda tecnica Redmi Note 13 Pro+ 5G evidenzia il classico buon assortimento hardware che è sempre stato un marchio di fabbrica della gamma, da sempre riconoscibile per l'assenza di veri e propri picchi di eccellenza ma anche di autentici punti deboli.

Per quanto riguarda il processore, continua il felice sodalizio con Mediatek che ha fornito il dispositivo del suo nuovo Dimensity 7200-Ultra octa-core, realizzato con processo produttivo a 4 nanometri e a nostro modo di vedere assolutamente adeguato per le ambizioni di uno smartphone di fascia media.
La GPU è una Mali-G610, mentre gli 8 o 12 GB RAM sono di tipo LPDDR5 che si accompagnano a 256 o 512 GB di spazio di archiviazione non espandibile di tipo UFS 3.1: entrambe le memorie hanno dunque subito un upgrade rispetto al modello dello scorso anno.

Lato connettività c'è da registrare con un certo disappunto la perdita del jack audio da 3.5 mm, mentre per il resto l'offerta è assolutamente completa considerando 5G, Wi-Fi 6, Bluetooth 5.3, NFC, infrarossi e l'inedito supporto per le eSIM a fianco di un massimo di due SIM fisiche.
La dotazione di accessori inclusi nella confezione rispetta i (generosi) standard di Xiaomi, mettendo sul piatto un cavo USB-C, un alimentatore da 120 W e una cover in silicone, stavolta nera e contraddistinta però da una finestra superiore che lascia scoperta l'intera zona superiore dello smartphone.

Scheda tecnica Redmi Note 13 Pro+ 5G

  • Dimensioni: 161.4 x 74.2 x 8.9 mm
  • Peso: 204.5 grammi
  • Display:
    • AMOLED da 6,67 pollici
    • Risoluzione 2712 x 1220
    • Refresh rate a 120 Hz
    • Luminosità di picco 1800 nit
    • Aspect Ratio 20:9
  • SoC: Mediatek Dimensity 7200-Ultra
  • GPU: Mali-G610
  • RAM: 8/12 GB di tipo LPDDR5
  • Storage: 256/512 GB di tipo UFS 3.1
  • Fotocamere posteriori:
    • Principale Wide 200 MP, f/1,7
    • Grandangolare Ultra-Wide 8 MP, f/2,2, 120°
    • Macro 2 MP, f/2,4
  • Fotocamera frontale:
    • Principale Wide 16 MP, f/2,4
  • Connettività Wi-Fi: 802.11 a/b/g/n/ac/6
  • Bluetooth: 5.3 con A2DP/LE
  • Sensori: Accelerometro, Giroscopio, Bussola elettronica, Prossimità, Impronta Digitale
  • Resistenza agli elementi: IP68
  • Colori:
    • Midnight Black
    • Moonlight White
    • Aurora Purple
  • Batteria: 5000 mAh
  • Prezzo:
    • 8 GB RAM + 256 GB | 449,00€
    • 12 GB RAM + 512 GB | 499,00€

Design

Il design di Redmi Note 13 Pro+ 5G non manca di alcuni dettagli di pregio
Il design di Redmi Note 13 Pro+ 5G non manca di alcuni dettagli di pregio

Xiaomi non è mai stata sinonimo di design rivoluzionario con i suoi smartphone, ma perlomeno negli ultimi anni ha cercato di dare un look più premium ai suoi prodotti: Redmi Note 13 Pro+ 5G continua decisamente su questo solco, non inventandosi nulla di particolarmente nuovo ma mettendo assieme i vari elementi con una certa efficacia.

La cover posteriore è realizzata in vetro, con una finitura opaca che si interrompe in prossimità del modulo fotocamere per lasciare spazio a una zona più lucida: una soluzione non solo esteticamente gradevole ma che nasconde bene le impronte nella parte bassa del dispositivo più soggetta ad essere impugnata. Cambia qualche dettaglio nel modulo fotocamere, non più racchiuso da un riquadro ma affogato direttamente nella scocca e con un flash di dimensioni più generose disposto in orizzontale nell'angolo superiore destro.

Lo schermo da 6.67 pollici è protetto da Gorilla Glass Victus ed è curvo sui bordi, una novità rispetto al passato ad onor del vero in controtendenza rispetto al trend attuale che predilige i pannelli piatti: non cambia invece il posizionamento della fotocamera anteriore - sempre racchiusa da un punch-hole centrale - così come le dimensioni piuttosto sottili delle cornici.

Redmi Note 13 Pro+ 5G introduce per la prima volta nella serie lo schermo curvo sui bordi
Redmi Note 13 Pro+ 5G introduce per la prima volta nella serie lo schermo curvo sui bordi

Il telaio in plastica è di buona fattura, e abbastanza piatto da consentire allo smartphone di stare in equilibrio senza grossi problemi: la disposizione degli elementi è la solita di casa Xiaomi, con tasto di accensione e bilanciere per il volume sul lato destro, carrellino per due SIM, speaker principale e porta USB-C in basso e sensore a infrarossi, microfono e capsula auricolare in alto.
È stato rimosso il jack audio da 3,5 mm, ma in compenso Redmi Note 13 Pro+ 5G è il primo smartphone della serie a vantare la certificazione IP68, risultando dunque resistente anche all'immersione in acqua: un dettaglio non comune persino a qualche top di gamma.

Non sconvolgente ma comunque apprezzabile il lavoro del produttore per ridurre dimensioni e peso, pari a 161.4 x 74.2 x 8.9 mm per 204.5 grammi: lo spessore rimane identico al predecessore ma per tutto il resto si registra un leggero calo.

Display

Il display di Redmi Note 13 Pro+ 5G è ottimo e molto più luminoso del predecessore
Il display di Redmi Note 13 Pro+ 5G è ottimo e molto più luminoso del predecessore

Redmi Note 13 Pro+ 5G monta un display AMOLED da 6.67" con risoluzione 2712 x 1220, quindi leggermente superiore a quella del precedente modello. Si tratta dunque di un ottimo pannello per questa fascia di prezzo, caratterizzato peraltro da una notevole luminosità di picco in HDR di 1800 nits, il doppio di quella dichiarata da Redmi Note 12 Pro+ 5G.

Per tutto il resto, il pannello del dispositivo oggetto di questa recensione non si discosta molto da quanto mostrato lo scorso anno: il refresh rate massimo è dunque sempre di 120 Hz, con il software che può scalare il valore in automatico a seconda del contenuto visualizzato, non in maniera granulare come con i display LTPO bensì a scatti di 90, 60 o 30 Hz. Quest'ultimo step si raggiunge solo con una modalità always-on display in realtà un po' "finta", dato che lo schermo si spegne comunque dopo qualche secondo di inattività.
C'è il supporto per i vari formati HDR 10+, Dolby Vision e HLG grazie ai quali poter godere della massima qualità in streaming tramite piattaforme quali Netflix, Prime Video o Disney+, anche se la classica over-saturazione dei colori tipica dei dispositivi Xiaomi potrebbe non piacere a tutti.

Fotocamere

Il modulo fotocamere posteriore di Redmi Note 13 Pro+ 5G
Il modulo fotocamere posteriore di Redmi Note 13 Pro+ 5G

Assieme al display, quello delle fotocamere è il tasto su cui Xiaomi ha premuto con più insistenza nella promozione di Redmi Note 13 Pro+ 5G, ben consapevole del fatto che sono questi i due aspetti sui quali si focalizza principalmente l'attenzione dell'utenza generalista. Fuori dalle sparate dei comunicati stampa e dei claim delle campagne pubblicitarie, però, l'impressione è che il comparto fotografico del dispositivo non sia poi così distante da quanto mostrato dal suo diretto predecessore.

Partendo dal modulo posteriore, l'assortimento degli obiettivi è esattamente identico, con una principale da 200 MP che si affianca a un'ultra grandangolare da 8 MP e una macro da 2 MP.
La fotocamera più interessante è senza dubbio la principale, basata su un sensore Samsung ISOCELL HP3 con OIS che è una new entry per la gamma. Come spesso accade, i 200 MP dichiarati sono leggermente fuorvianti, in quanto la fotocamera scatta di default a 12 MP con un pixel binning di 16 a 1, anche se è comunque possibile scegliere la risoluzione massima, ottenendo però file pesantissimi a fronte di un incremento di dettaglio molto poco tangibile sullo schermo del telefonino: i 200 MP tornano invece utili per eseguire uno zoom digitale lossless 2x o 4x di buon livello, con il software che fondamentalmente ritaglia e ingrandisce il centro di un'immagine scattata ad altissima definizione. Per il resto, le foto prodotte da Redmi Note 13 Pro+ 5G sono buone ma non sensazionali, con il solito contrasto molto elevato tipico degli smartphone Xiaomi, una modalità notte che non sempre gestisce bene le fonti di luce e un effetto bokeh sufficientemente naturale applicato ai ritratti.

Poco da dire sull'ultra grandangolare, che sembra mutuata direttamente dalla serie 12 e che quindi riesce a proporre colori abbastanza simili a quelli della principale ma con un dettaglio assai inferiore, rientrando quindi nello standard della fascia media. In merito alla macro, su queste pagine siamo soliti liquidare simili obiettivi come dei banali strumenti per aggiungere una riga in più alla scheda tecnica: è sicuramente vero anche stavolta, ma con l'aggravante data dal fatto che si possono ottenere risultati molto migliori semplicemente allontanandosi dal soggetto e usando lo zoom.

La frontale da 16 MP non sembra aver fatto grandi passi avanti dal suo debutto su Redmi Note 11, producendo selfie soddisfacenti solo in condizioni di buona luce e mostrando più di qualche incertezza in tutti gli altri casi.
Anche sotto il profilo video cambia poco o nulla rispetto al passato: il dispositivo arriva al massimo a 4K a 30 FPS con la principale, mentre per avere la stabilizzazione elettronica o i 60 FPS, bisogna scendere a 1080p.

Batteria

La batteria di Redmi Note 13 Pro+ 5G garantisce una solida autonomia
La batteria di Redmi Note 13 Pro+ 5G garantisce una solida autonomia

Redmi Note 13 Pro+ 5G conta su una batteria da 5000 mAh, ovvero la stessa capienza del precedente modello. Effettivamente non si sentiva il bisogno di un aumento in tal senso, un po' per una generale tendenza del mercato ma soprattutto perché l'autonomia non è mai stata un problema in casa Redmi: la notevole ottimizzazione e le poche pretese energetiche hanno sempre consentito agli smartphone della gamma di sfiorare le 48 ore di utilizzo moderato, e Redmi Note 13 Pro+ 5G non fa eccezione a questa regola.

Un discorso simile si può fare anche per la ricarica a 120 W, eredità della scorsa generazione che rappresenta un lusso assoluto per la fascia media (e non solo) e che di conseguenza non aveva alcun bisogno di ammodernamenti. A voler proprio cercare il pelo nell'uovo, si può dire che i 19 minuti dichiarati da Xiaomi per una ricarica completa sono un po' ottimistici, dato che nel corso del nostro test abbiamo impiegato circa 25 minuti per passare da 0 a 100%, attivando l'apposita modalità dalle impostazioni e utilizzando l'alimentatore in dotazione. Non è supportata invece la ricarica wireless.

Prestazioni e videogiochi

Redmi Note 13 Pro+ 5G non è un mostro di potenza, ma non teme i task quotidiani
Redmi Note 13 Pro+ 5G non è un mostro di potenza, ma non teme i task quotidiani

Redmi Note 13 Pro+ 5G non è certamente uno smartphone indicato per chi cerca performance da primo della classe: sarebbe assurdo d'altronde aspettarsi il contrario da una gamma che nasce come prodotto budget e che solo in tempi recenti sta provando a salire di livello. Ciò detto, il nuovo nato di casa Xiaomi si comporta decisamente bene nell'uso quotidiano, senza manifestare rallentamenti o singhiozzi di sorta anche forzando un po' la mano con un moderato multitasking.

I benchmark che abbiamo eseguito non producono risultati scintillanti in senso assoluto, ma denotano comunque un notevole incremento rispetto al modello dello scorso anno, segno di come gli ingegneri cinesi non siano rimasti con le mani in mano. Degno di nota il buon comportamento di Redmi Note 13 Pro+ 5G sotto stress, con temperature che rimangono entro i livelli di guardia (grazie anche a un nuovo sistema di raffreddamento) e una stabilità del sistema che non viene compromessa. Come è lecito aspettarsi, non è esattamente su Redmi Note 13 Pro+ 5G che videogiochi del calibro di Honkai Star Rail, Call of Duty Mobile, Diablo Immortal o Genshin Impact danno il meglio di sé, ma per un pubblico non troppo esigente l'ultimo nato di casa Xiaomi va più che bene per giocare, potendo contare in particolar modo su un display sicuramente superiore alla media del segmento.

L'audio stereo è abbastanza modesto nonostante il supporto per il formato Dolby Atmos, quindi è consigliabile l'utilizzo di auricolari, rigorosamente wireless non essendoci il jack per le cuffie cablate; anche il motore per le vibrazioni ci è sembrato piuttosto timido nel corso del nostro test, pur non costituendo un limite di grande entità.

Redmi Note 13 Pro+ 5G offre alcune opzioni riservate ai videogiochi
Redmi Note 13 Pro+ 5G offre alcune opzioni riservate ai videogiochi

Fanno il loro ritorno due feature dedicate al gaming già viste nei precedenti modelli: la prima è la modalità Game Turbo, che si attiva in automatico al lancio di un gioco ottimizzando le risorse dello smartphone e mettendo anche a disposizione un menù laterale richiamabile in qualsiasi momento per apportare modifiche, eseguire catture e via discorrendo. La seconda è la meno esaltante app Game Center, una galleria di casual game di dubbio gusto dotata peraltro di notifiche particolarmente invasive.

Esperienza d’uso

Redmi Note 13 Pro+ 5G esce dalla scatola con installato Android 13 anziché il più recente 14
Redmi Note 13 Pro+ 5G esce dalla scatola con installato Android 13 anziché il più recente 14

È difficile non sentirsi a proprio agio tenendo in mano Redmi Note 13 Pro+ 5G: il produttore cinese ha ormai maturato una tale esperienza (e macinato così tante vendite) da offrire un feeling assolutamente confortevole e familiare. Proprio alla luce di tutto questo, spiace notare come Xiaomi perseveri in una serie di vere e proprie furbate che tendono inevitabilmente a oscurare un po' gli elementi positivi del prodotto.

Sul fronte ergonomia non c'è molto di cui lamentarsi: il dispositivo è piuttosto comodo anche da usare con una sola mano, semmai a destare qualche perplessità è il fatto che la scocca in vetro risulti decisamente scivolosa, aspetto che rende quasi obbligatorio l'utilizzo di una cover (senza fare troppo affidamento su quella - davvero modesta - inclusa nella confezione).

In ambito strettamente telefonico non si registrano grosse novità, nel bene e nel male: ricezione e qualità dell'audio non si discutono, mentre il ritorno del sensore di prossimità virtuale denota un certo menefreghismo da parte dell'azienda a fronte delle aspre critiche che da tempo lo coinvolgono.

Buono il lavoro dei sensori biometrici, con il lettore per le impronte digitali che cambia posizione, non essendo più affogato nel tasto di accensione come in Redmi Note 12 ma invece incastonato sotto lo schermo, senza perdere nulla in termini di rapidità e precisione e guadagnando in comodità e funzioni, dato che ora può misurare anche la frequenza cardiaca; sempre presente anche lo sblocco tramite riconoscimento del volto 2D, veloce ma decisamente poco sicuro.

La quantità di bloatware di cui è infarcito il software di Redmi Note 13 Pro+ 5G è imbarazzante
La quantità di bloatware di cui è infarcito il software di Redmi Note 13 Pro+ 5G è imbarazzante

Dove Redmi Note 13 Pro+ 5G non convince appieno è in ambito puramente software. Sia chiaro, l'interfaccia proprietaria MIUI 14 è oramai un'istituzione nel panorama Android, rinomata soprattutto per le grandi possibilità di personalizzazione lasciate all'utente. Tuttavia, è inevitabile notare una certa stanchezza e mancanza di brio per un sistema avviato verso la pensione e destinato ad essere sostituito prossimamente con la nuova UI HyperOS. Se questo può essere un aspetto anche comprensibile, decisamente meno lo è la leggerezza con cui Xiaomi continua a riversare nella gamma Redmi una quantità francamente insopportabile di bloatware e di app proprietarie infarcite di annunci pubblicitari che intasano il centro notifiche dell'utente se non si interviene per eliminarle: una strategia (antipatica) che poteva essere tollerata quando l'azienda puntava forte su smartphone dal prezzo stracciato, ma che stona incredibilmente su un prodotto da quasi 500€ di listino.

E a proposito di mosse spregiudicate, impossibile non citare anche il fatto che Redmi Note 13 Pro+ 5G venga fatto uscire su base Android 13, mangiandosi così subito uno dei tre major update garantiti assieme a 4 anni di patch di sicurezza.

Conclusioni

Prezzo 449 € / 499 €

Multiplayer.it

7.0

Con Redmi Note 13 Pro+ 5G, Xiaomi era chiamata a confermare le ambizioni accennate lo scorso anno con il modello precedente, ma non si può certo dire che l'obiettivo sia stato completamente raggiunto. Per quanto il dispositivo vanti un design convincente, una solida dotazione hardware e un ottimo display, ci sono diversi aspetti sui quali si percepisce ancora una certa inclinazione da smartphone di fascia bassa. Fotocamere secondarie che sono poco più di un orpello e soprattutto un software ancora invaso da bloatware, pubblicità, notifiche invasive e da un programma di supporto quasi predatorio sono dei grossi limiti, difficili da digerire per un dispositivo con questo posizionamento sul mercato. La prospettiva potrebbe cambiare con la giusta offerta (anche se le alternative della concorrenza non mancano di certo), ma se Xiaomi vuole davvero essere un attore credibile su questa fascia di prezzo deve abbandonare alcune cattive abitudini.

PRO

  • Design convincente con dettagli premium
  • Display luminoso e di ottima qualità
  • Buona dotazione hardware e certificazione IP68

CONTRO

  • Valida la fotocamera principale, sotto lo standard le altre
  • Software ancora con MIUI, pieno di bloatware e con Android 13
  • Al prezzo di listino non è un buon affare