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Gears of Halo

Scopriamo insieme questo misterioso e inatteso clone di Gears of War con protagonista un amico di Master Chief

RECENSIONE di Simone Tagliaferri   —   22/03/2012

Finalmente è arrivato Halo 4! Un po' in anticipo sui tempi stimati, invero, ed è pure un'esclusiva per PC... C'è qualcosa che non quadra. Ma no, è Gears of War 4! Esclusivo per PC... Non è possibile. Deve essere uno scherzo di Umberto. Be', quando brucia le macchine dei redattori o quando continua ad affermare che Diablo III prima o poi uscirà è più credibile. Deep Black Reloaded?

Gears of Halo

Mai sentito nominare. Ma non scherziamo, quello è Master Chief! Niente storie! E il sistema di coperture è quello di Gears of War. 343 Industries e Epic hanno fatto amicizia? Ah, un clone indipendente? Con tanta acqua? Praticamente un sosia di George Clooney con la prostata esplosa. La trama racconta di un'infiltrazione di routine di un cosplayer del protagonista di Halo che finisce per svelare il solito complotto per destabilizzare l'ordine globale. Ovviamente, facendo parte dell'esercito più potente del mondo, saremo completamente da soli e dovremo fermare i nemici lungo cinque capitoli pieni di sparatorie. Dalla nostra parte avremo una pistola e un mitragliatore con poche munizioni, oltre a un rampino multiuso che può essere usato per collegarsi ai dispositivi elettronici e per trascinare i nemici agganciati.

Gears of Halo

Ma del rampino riparleremo più avanti nella recensione. Uno sguardo superficiale potrebbe ravvisare delle somiglianze nello scenario e nel gameplay con altri titoli, già citati all'inizio del testo, ma guardandolo meglio ci si accorge invece che è una copia spudorata, soprattutto del titolo Epic, con l'aggiunta di tanta H2O. In effetti nessuno si è mai posto il problema di quanto puzzino i protagonisti dei videogiochi dopo che hanno passato ore dentro pesanti corazze ermetiche. Proponiamo uno spin-off di GoW per sistemi iOS in cui Marcus Phoenix debba affrontare i nemici dell'igiene in avvincenti duelli all'ultimo colpo di saponetta prima di andare a dormire... ma questa, è un'altra storia.

In acqua

Deep Black Reloaded è un titolo di provenienza russa decisamente ben fatto, nonostante la sua natura derivativa. Il protagonista è un luogo comune che cammina, sia nell'aspetto, sia nei discorsi che fa via radio con dei colleghi che parlano come i protagonisti di un film di serie C incrociato con una puntata del Grande Fratello. Fortunatamente il gameplay è un altro paio di maniche e, superato il fastidio per la poca originalità, ci sono diversi elementi di cui stare allegri.

Gears of Halo

Come potete intuire siamo davanti a uno sparatutto in terza persona con coperture, pensato però per un'utenza molto hardcore, talmente hardcore che anche il tutorial può far sputare sangue acido e urlare alla Luna che spunta dal monte. Ovviamente in un'epoca in cui i videogiochi si finiscono da soli, un po' di sana sfida può fare solo bene allo spirito. Quindi preparatevi a sparatorie ragionate in cui non basta avere in mano il cannone più grosso per vincere, ma che richiedono quel minimo di abilità che rende bella la vita. Se si procede con troppa spavalderia si finisce inevitabilmente crivellati di colpi, o abbracciati da qualche mina subacquea di inaudita potenza. Proprio i combattimenti sottomarini sono la parte migliore di Deep Black Reloaded, grazie soprattutto all'ottimo sistema di controllo che consente di muoversi agilmente in acqua: oltre a spostarsi nelle varie direzioni, come avviene in molti altri titoli, qui è possibile attivare dei jet che permettono di superare le correnti più forti e di muoversi più velocemente. Anche il già citato rampino svolge un ruolo centrale, perché consente di trascinare in acqua in nemici, di prendere il controllo dei droni da combattimento per farsi aiutare contro gli altri robot e di attivare interruttori altrimenti non raggiungibili.

A terra

Parliamo degli scontri sulla terraferma dopo quelli in acqua perché rendono molto meno, sia a livello spettacolare, sia a livello di gameplay. Dopo pochi combattimenti si notano alcune imprecisioni nei controlli e la mancanza di alcune mosse fondamentali, come la possibilità di rotolare da una copertura all'altra.

Gears of Halo

In altri casi, invece, ci si trova dietro a una copertura che non viene riconosciuta come tale e si deve perdere tempo a cercarne un'altra, con il rischio concreto di essere crivellati di colpi. I nemici sono molto aggressivi, sia in acqua che a terra e, seppur l'intelligenza artificiale non brilli, in moltissimi casi ci si trova a dover pensare bene come agire per superare situazioni delicate. Ad esempio nel secondo capitolo vengono sbloccati dei ragni robotici giganti che per essere abbattuti richiedono numerosi colpi. Affrontarli direttamente è l'equivalente di suicidarsi e bisogna sempre cercare di sfruttare gli elementi dello scenario per trarsi d'impaccio. Insomma, per cavarsela non ci si può piazzare dietro una copertura e limitarsi ad alzare la testa di tanto in tanto per sparare, ma occorre darsi uno sguardo intorno e capire com'è meglio muoversi per non rimanere alla mercé dei nemici. Tutti questi elementi rendono Deep Black Reloaded un gioco dannatamente difficile. Gli sviluppatori hanno dichiarato che ci vogliono otto ore per finirlo, ma in realtà per farcela ce ne vogliono molte di più, visto che già giocando a livello normale ci si ritrova a caricare spesso la partita. Diciamo che più realisticamente possiamo portare la longevità per il giocatore medio ben oltre le dodici ore, ma anche qualcosa di più se si sceglie di giocare al livello di difficoltà massimo.

Tecnicamente parlando

Deep Black Reloaded è un gioco graficamente riuscito, ma piuttosto piatto. Non ha guizzi particolari e i livelli non sprizzano originalità stilistica, ma si lasciano ammirare, soprattutto negli spazi aperti.

Gears of Halo

Le sezioni migliori sono quelle acquatiche, dove gli sviluppatori hanno evidentemente concentrato la maggior parte del lavoro. Si poteva fare qualcosa in più sulla fisica dell'acqua, soprattutto nei momenti in cui i livelli vengono allagati, ma non ci si può lamentare più di tanto. D'altro canto la colonna sonora è poverissima. Gli effetti sonori si limitano ai suoni delle armi e dei passi, mentre le musiche fanno il loro sporco lavoro di accompagnamento e nulla più. L'anonimia di questa parte è talmente evidente che spesso abbiamo preferito abbassare i volumi della musica e mettere dei brani terzi di sottofondo. A parte le questioni esteriori, vanno segnalate anche alcune instabilità legate al DRM che hanno portato il gioco a piantarsi in diverse occasioni. Comunque, proprio mentre scrivevamo l'articolo è stata rilasciata una patch risolutiva che elimina tutti i problemi. Ve li segnaliamo lo stesso invitandovi a installarla nel caso decideste di provare il gioco.

Conclusioni

Multiplayer.it
7.8
Lettori (12)
6.5
Il tuo voto

Deep Black Reloaded non è un gioco perfetto. Non ce la sentiamo di penalizzarlo per la scarsa originalità, altrimenti bisognerebbe abbassare i voti della maggior parte dei giochi tripla A usciti negli ultimi anni (o ancora in via di realizzazione), ma alcuni difetti non possono essere ignorati. Ad esempio i problemi del sistema di controllo possono infastidire parecchio, così come la storia caratterizzata da dialoghi pessimi e personaggi piatti e banali. Comunque, chi riuscirà a sorvolare su questi difetti si troverà in mano uno sparatutto in terza persona solido e impegnativo, dal buon impatto tecnico e dal design delle mappe che in alcuni casi stupisce positivamente.

PRO

  • Sparatorie difficili e impegnative
  • Le fasi acquatiche sono fatte molto bene
  • Buona longevità per un titolo del genere

CONTRO

  • Il livello di scrittura è pessimo
  • Un minimo di originalità avrebbe fatto bene al gameplay
  • I controlli a terra sono peggiori di quelli in acqua

Requisiti di Sistema PC

Configurazione di Prova

  • Processore: Intel Core 2 Quad Q6600
  • RAM: 4 GB
  • Scheda video: GeForce GTX 560 Ti OC
  • Sistema operativo: Windows Vista 32 bit

Requisiti minimi

  • Sistema operativo: Windows XP / Windows Vista / Windows 7
  • Processore: Core 2 Duo 2.4 GHz o Althon X2 2.7 GHz
  • RAM: 1 GB
  • Scheda video: ATi o nVidia compatibile con DirectX 9, 10 o 11 e 256 MB di ram
  • Spazio su disco: 6 GB
  • DirectX: 9.0c