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Oltre 4 milioni di giocatori di Borderlands sono tra gli autori di una ricerca scientifica

Più di quattro milioni di Borderlands sono ora segnalati come autori di una ricerca scientifica alla quale hanno dato il proprio contributo, forse senza saperlo.

Oltre 4 milioni di giocatori di Borderlands sono tra gli autori di una ricerca scientifica
NOTIZIA di Nicola Armondi   —   18/04/2024

Videogiochi e scienza possono andare d'accordo. Un nuovo studio pubblicato da poco sulla rivista scientifica Nature ha svelato che ben quattro milioni di giocatori di Borderlands hanno contribuito a una ricerca, completando un totale di 135 milioni di puzzle in-game. Questa azione ha permesso agli scienziati di tracciare milioni di batteri intestinali.

Secondo gli autori, i dati forniti dai giocatori saranno utilizzati dagli scienziati per creare la prossima generazione di programmi A.I. migliorati per analizzare le cellule. Come riconoscimento dei loro sforzi, sia i "giocatori scientifici di Borderlands" che vari dipendenti di Gearbox Entertainment sono stati elencati tra gli autori del documento pubblicato sulla rivista.

"Qui abbiamo 4,5 milioni di persone che hanno contribuito alla scienza", ha dichiarato l'autore senior dell'articolo Jérôme Waldispühl, professore associato presso la McGill University. "In un certo senso, questo risultato è anche loro e dovrebbero sentirsi orgogliosi".

Approfondiamo la questione

Il minigioco di Borderlands Science
Il minigioco di Borderlands Science

Nell'aprile del 2020, Gearbox Software, sviluppatore di Borderlands 3, ha collaborato con un gruppo di ricercatori biomedici per creare un nuovo minigioco per il popolare sparatutto.

L'obiettivo del progetto Borderlands Science era quello di sfruttare il valore di intrattenimento dei videogiochi per convertire l'entusiasmo dei giocatori in preziosi dati scientifici reali, che potessero essere utilizzati dai biologi per far luce sul complesso ecosistema microbico del corpo umano.

Ognuno di noi ospita decine di trilioni di microbi e questi batteri sono estremamente diversi l'uno dall'altro. Nonostante decenni di ricerche, l'incredibile diversità di questo ecosistema biologico ha impedito agli scienziati di comprendere in modo approfondito come i diversi microbi influenzino il corpo umano.

La raccolta di dati tramite computer è inoltre complessa perché spesso porta a errori. È necessario un intervento umano per poter catalogare le informazioni e il team in questione ha deciso di creare un puzzle in collaborazione con Gearbox e sfruttare i videogiocatori.

Ogni round del minigioco chiedeva ai giocatori di riordinare e abbinare tra loro file di tessere che rappresentavano sezioni di DNA di microbi reali, per ottenere un punteggio minimo. In questo modo, i giocatori avrebbero potuto eliminare gli errori del computer e formattare preziosi dati sul DNA, oltre a guadagnare valuta di gioco come ulteriore incentivo.

Il risultato finale sono stati milioni e milioni di dati sui microbi raccolti dagli scienziati.