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Visions of Mana, tutto quello che sappiamo

Un nuovo capitolo per la serie Mana di Square Enix?! Non l'avete immaginato: lo hanno presentato veramente durante i The Game Awards ed ecco tutto quello che sappiamo.

Visions of Mana, tutto quello che sappiamo
SPECIALE di Christian Colli   —   23/12/2023

"Ciao a tutti,
mi chiama Masaru Oyamada e lavoro come producer della serie Mana. Sono passati 15 anni dall'ultimo capitolo principale della serie, perciò sono felice di annunciare Visions of Mana, il quale rappresenta anche la mia personale ambizione a realizzare un Mana completamente inedito".

Comincia così la lettera di ringraziamento che Square Enix ha pubblicato in risposta alla reazione estremamente positiva di pubblico e critica al trailer rivelato durante la serata dei The Game Awards. Non poteva essere diversamente: Seiken Densetsu - così si chiamavano i primissimi titoli della serie in lingua originale - rappresenta un caposaldo del gioco di ruolo giapponese. Ed è ironico che, pur avendo ispirato tantissime opere a seguire, questa saga sia lentamente scomparsa per anni, salvo tornare debolmente in auge con una serie di conversioni e remake.

Il nuovo trailer fa ben sperare per una ripresa in pompa magna: quello che sappiamo di Visions of Mana non è ancora molto, ma è abbastanza per farci un'idea sul tipo di gioco che troveremo sugli scaffali nel 2024.

Un Mana da favola?

I protagonisti di Visions of Mana
I protagonisti di Visions of Mana

La serie Mana non si è mai distinta in termini di narrativa: se escludiamo Trials of Mana, che è sensibilmente più intricato su questo fronte grazie alla dinamica dei protagonisti multipli, le storie sono più simili a favole che a complicati intrecci nello stile di Final Fantasy o simili. Sembra che Visions of Mana seguirà proprio questa strada, a meno di sorprese impreviste, ma possiamo aspettarci sicuramente un certo livello di coinvolgimento.

La storia, infatti, dovrebbe partire in quarta nel villaggio di Tianeea dove, ogni quattro anni, una fatina sceglie il cosiddetto "alm" cioè un rappresentante che, insieme a tanti altri sparsi per il mondo, dovrà compiere un pellegrinaggio fino al sacro Albero del Mana per ripristinare la sua energia vitale. La fatina sceglie la migliore amica del protagonista, Val, che si imbarca in questo viaggio insieme a lei come guardia del corpo o Soul Guard, in inglese.

Dobbiamo ammettere che l'introduzione ricorda parecchio quella di Tales of Symphonia, e la nostra speranza è che non finisca in tragedia anche Visions of Mana, sebbene tutta questa dinamica della prescelta che deve recarsi all'Albero sacro per rivitalizzarlo suoni un po' sospetta. In ogni caso, saremmo curiosi anche di sapere se Val sia dotato di parola, visto che i protagonisti dei Mana occasionalmente sono muti, tuttavia il fatto che abbia un nome proprio e che interagisca con diversi personaggi nelle cinematiche e nelle scene di gameplay del trailer ci fa propendere per una personalizzazione precisa: il marketing ufficiale lo descrive come un ragazzo curioso con una prospettiva ottimista sulla vita.

Sappiamo poco e niente della sua amica d'infanzia scelta come Alm, neanche il nome: Square Enix ha promesso di rivelare maggiori informazioni in futuro non solo su di lei, ma anche sugli altri compagni che si uniranno al suo pellegrinaggio. Li intravediamo nel trailer: c'è di sicuro una fanciulla grintosa che combatte con una lancia e una specie di uomo-gatto che impugna un fioretto. Nelle scene di combattimento si nota anche un draghetto praticamente identico a Flammie di Secret of Mana (Seiken Densetsu II) ma non è chiaro se sia giocabile o se faccia da supporto alla squadra.

Val insieme a quelli che probabilmente saranno i suoi compagni di viaggio
Val insieme a quelli che probabilmente saranno i suoi compagni di viaggio

Quello che ci ha impressionato di più, prima di tornare sul sistema di combattimento, è sicuramente la grafica. Visions of Mana non sembra essere un colosso tecnico - uscirà anche su PlayStation 4, dunque si tratta di un titolo di vecchia generazione - ma ha uno stile incredibilmente vivace e delicato. Nella sua lettera di ringraziamento, Oyamada ha rivelato i principali nomi coinvolti nello sviluppo del gioco: HACCAN si occupa ancora una volta delle illustrazioni, mentre Koichi Ishii, che ha inventato letteralmente la serie, è tornato a ridisegnare i mostri e le creature del gioco. Alle musiche abbiamo invece un terzetto mica da ridere che promette una gran varietà di brani: lo storico compositore Hiroki Kikuta insieme a Tsuyoshi Sekito e Ryo Yamazaki.

Lo stile adottato per Visions of Mana ricalca in qualche modo quello del recente remake di Trials of Mana, ma i colori soffusi e leggermente sfocati, insieme a un budget apparentemente più alto, sembrerebbero promettere una qualità tecnica maggiore, che si potrebbe riflettere sulle ambizioni in termini di gameplay: Square Enix ha infatti anticipato che il mondo sarà una specie di "open world", nel senso che i diversi macro-scenari saranno in soluzione di continuità, probabilmente separati da brevi caricamenti. Questa descrizione, insieme a quanto osservato nel trailer circa la spaziosità delle ambientazioni, ci ha fatto pensare a titoli come Xenoblade Chronicles 3 e alle sue mappe di dimensioni gargantuesche.

Combattimenti ed esplorazione

Val scatena una magia del vento contro una banda di Miconidi
Val scatena una magia del vento contro una banda di Miconidi

Partendo dal presupposto che le mappe da esplorare saranno vastissime, il trailer ci ha suggerito la possibile presenza di dinamiche simil metroidvania attraverso un paio di scene in cui vediamo Val ricorrere agli spiriti elementali per muoversi nello spazio: in un momento del trailer vediamo il protagonista evocare gli spiriti del vento (Sylph) per librarsi in aria e raggiungere una sporgenza sopraelevata da cui penzola un ponte spezzato, mentre in un altro lo vediamo nuotare sott'acqua dentro una bolla d'aria, sicuramente opera degli spiriti dell'acqua (Undine) che sembrano danzargli intorno. Siccome in questa scena si intravede anche un'altra bolla d'aria vuota, tuttavia, l'esplorazione potrebbe non essere vincolata soltanto ai poteri elementali del protagonista.

Insomma, questo aspetto è tutto da chiarire, ma queste due scene, insieme alle altre nel trailer in cui Val esplora e combatte nella prateria o ai piedi di mura diroccate, suggeriscono che gli scenari siano davvero di dimensioni enormi. Quello subacqueo potrebbe essere una sorta di dungeon, oppure potrebbe esistere una vera e propria area sottomarina da raggiungere solo una volta ottenuta la benedizione di Undine e, quindi, la capacità di nuotare sotto la superficie del mare.

La Mantide è un boss iconico della serie
La Mantide è un boss iconico della serie

I poteri elementali, tuttavia, sembrerebbero avere un'importanza particolare anche in combattimento. In una scena Val combatte infatti gli iconici funghetti antropomorfi chiamati Miconidi, attingendo ai poteri di Sylph per generare un ciclone che dopo aver investito i nemici, li solleva in aria insieme a lui: è possibile che i poteri elementali garantiscano dei vantaggi in combattimento, per esempio una maggiore sospensione aerea che permetterebbe di evitare attacchi o concatenare combo volanti. Le combo, infatti, ci sono ancora. Vediamo Val attaccare ripetutamente con la sua spada i piccoli Conigliotti e i giganteschi boss che i fan dei Mana dovrebbero sicuramente riconoscere, in particolare la Mantide a fine trailer.

Gli scontri coi boss ci dicono qualcosa di più sui combattimenti. Per cominciare, suggeriscono che la componente action sarà preponderante: nello scontro col Kraken, vediamo Val eseguire un doppio salto e uno scatto aereo per schivare il tentacolo del mostro e poi una raffica di bolle. Nella stessa scena, uno dei suoi compagni di battaglia - sicuramente controllati dall'intelligenza artificiale, anche se il gioco potrebbe includere una modalità multiplayer come i vecchi titoli - lancia un incantesimo di tipo sacro (infatti compaiono dei piccoli Lumina sulla scena) che non solo infligge danni al mostro, ma sembrerebbe anche avvolgere in un'aura protettiva Val e gli altri.

Gli scenari da esplorare sembrano vastissimi
Gli scenari da esplorare sembrano vastissimi

Nello scontro con la Mantide, invece, si vedono con chiarezza gli attacchi telegrafati del boss, rappresentati dalle canoniche aree rosse sul campo di battaglia in cui è meglio non restare, a meno che non si voglia incassare il colpo in pieno. La dinamicità dello scontro, coi personaggi che corrono, saltano e scattano, fa pensare a un sistema di combattimento frenetico e coinvolgente, impreziosito da una regia spettacolare: l'attacco cinematico che Val sferra contro il boss a fine trailer potrebbe essere una specie di super mossa, oppure un colpo di grazia particolarmente elaborato. I Mana non sono mai stati giochi particolarmente difficili o impegnativi, e non ci aspettiamo certo i tecnicismi dei Platinum Games e manco quelli di Capcom, ma Visions of Mana potrebbe essere un titolo più complesso rispetto ai suoi predecessori.

Anche la presentazione fa ben sperare. Dovrebbero esserci villaggi da esplorare e personaggi con cui interagire; inoltre, la storia sembrerebbe appoggiarsi a cinematiche realizzate con cura, forse interamente doppiate, che dovrebbero concedere al titolo di Oyamada un'impronta più cinematografica e moderna. Se Square Enix riuscirà a trovare la quadra, Visions of Mana potrebbe rappresentare il tanto atteso ritorno in prima fila di una serie che lo ha meritato per anni.

Visions of Mana promette di essere un titolo di valore, da seguire con attenzione. La serie aveva bisogno di riscattarsi da anni: ci era riuscita soltanto in parte col buon remake di Seiken Densetsu III, Trials of Mana, ma serviva qualcosa di inedito, un impegno concreto da parte di Square Enix a rilanciare una proprietà intellettuale che ha segnato la sua stessa storia. Visions of Mana potrebbe essere il titolo che stavamo aspettando: le premesse ci sono tutte e non vediamo l'ora di saperne di più.

CERTEZZE

  • Finalmente un nuovo Mana dopo tantissimi anni
  • Il sistema di combattimento appare dinamico e coinvolgente

DUBBI

  • Equilibrio tra gameplay e narrativa da valutare
  • Le animazioni sembrano ancora un po' rigide