30

Persona 6 potrebbe essere verde, ecco cosa significa

Persona 6 continuerà la tradizione di avere un colore principale che farà sia da palette cromatica, sia da linea guida della storia e molti indizi puntano al verde.

Persona 6 potrebbe essere verde, ecco cosa significa
SPECIALE di Riccardo Lichene   —   20/04/2024

Quando sono uscite le grafiche per celebrare i 25 anni di Persona, l'intera community ha iniziato a fissarsi su un piccolo dettaglio nell'angolo inferiore sinistro di una delle foto. Nel 2022, infatti, Atlus ha pubblicato un artwork che mostra i personaggi principali di ogni titolo principale della serie davanti a un muro graffitato e dietro ciascuno di loro è presente una sfumatura del colore principale del gioco a cui appartengono. In basso a sinistra, però, c'è un secchio di vernice verde, cosa che i fan hanno interpretato come una sorta di teaser dell'annuncio di Persona 6. Ogni gioco della serie Persona ha un suo colore primario quindi le aspettative dei fan erano in qualche modo giustificate, nulla, però, è stato annunciato da parte di Atlus nei mesi successivi.

Nelle ultime settimane, però, i sostenitori della "Green Bucket Theory" (la teoria del secchio verde) sono tornati alla carica dopo che, in un tweet, il noto leeker della serie chiamato Midori (che, casualmente, in giapponese significa verde) ha confermato che quello sarebbe stato il colore principale di Persona 6. In più, rispondendo a un commento, ha affermato che lo sviluppo del sesto capitolo sarebbe iniziato nel 2019, insieme a quello di Persona 3 Reload e di Persona 5 Tactica. Visto il ciclo quinquennale che Atlus adotta per l'uscita dei suoi capitoli principali, il 2024 potrebbe essere se non l'anno dell'uscita almeno quello dell'annuncio del tanto atteso Persona 6.

Vista l'importanza che i colori principali di ciascun gioco hanno tanto per l'ambientazione quanto per la trama, in questo speciale dedicato al significato del verde per Persona 6 abbiamo deciso di ripercorrere il rapporto del franchise con i colori e di analizzare l'impatto che questa scelta cromatica potrebbe avere sulla storia e sui protagonisti del prossimo JRPG di questa saga di culto.

I colori di Persona, spiegati

Persona 1 e 2 hanno avuto un'associazione cromatica posteriore all'uscita che è stata rielaborata nel corso degli anni per dare alla serie più coerenza visiva
Persona 1 e 2 hanno avuto un'associazione cromatica posteriore all'uscita che è stata rielaborata nel corso degli anni per dare alla serie più coerenza visiva

Persona 1 aveva come colore primario il viola (non il rosso, quella era la copertina della versione internazionale), un colore che nella cultura giapponese invoca il mistero, la saggezza e la spiritualità. Un'associazione azzeccata visto che, nel gioco, i protagonisti hanno a che fare con diversi eventi soprannaturali. In Persona 2, originariamente, il colore dominante era il Rosso, il colore della passione, della protezione dal male, del coraggio e dell'amore. Le grafiche che hanno celebrato il venticinquesimo anniversario della serie, però, hanno associato a questo titolo l'arancione, per lasciare al quinto capitolo uno dei più forti colori primari. Le associazioni tematiche, però, restano valide, soprattutto per quanto riguarda il tema del coraggio che, nella tradizione giapponese, è associato più all'arancione che al rosso. Il tema dell'affrontare le proprie paure è il filo conduttore della storia di Persona 2 e delle vicende di Tatsuya e Maya che hanno il fegato di opporsi a Nyarlathotep.

Il blu di Persona 3 è il colore dall'associazione più semplice: rappresenta la tristezza e il lutto visto che le vicende del gioco ruotano attorno al tema della morte. Il blu, però, è anche il colore del destino nella cultura asiatica, in particolare del destino tragico, un'associazione molto calzante viste le sfide che la SEES deve affrontare. Persona 4, invece, usa il colore giallo, la manifestazione della gioia, dell'allegria e, soprattutto, dei legami, siano essi tra familiari o tra amici, che fanno da pilastro narrativo del quarto capitolo. Il giallo, poi, è anche il colore del nastro della polizia per bloccare l'area dove è stato commesso un omicidio.

Persona 5 è il gioco che più si appropria dei significati non stereotipati del colore rosso grazie a una storia piena di passione, ribellione, rabbia e aggressività
Persona 5 è il gioco che più si appropria dei significati non stereotipati del colore rosso grazie a una storia piena di passione, ribellione, rabbia e aggressività

Persona 5 usa il rosso in modo particolare, non associandolo ad amore o passione ma all'esibizionismo, allo stile e alla stravaganza dei Ladri Fantasma di Cuori. Il rosso è anche il colore della rabbia e della ribellione, senza dubbio i temi principali di Persona 5. Il gioco fa della distruzione delle norme sociali e della liberazione dalle catene dei rituali della società uno dei suoi punti focali e il rosso esprime molto bene la necessità e l'urgenza di ribellarsi a tutto questo.

Cosa significa il verde

I significati del colore verde sono diversi nella cultura occidentale e in quella giapponese, quindi, non è da escludere il mescolarsi di queste due sfere di influenza
I significati del colore verde sono diversi nella cultura occidentale e in quella giapponese, quindi, non è da escludere il mescolarsi di queste due sfere di influenza

Analizzando il significato del colore verde nella cultura occidentale e in quella asiatica la prima associazione che viene in mente è quella con la natura. Visto che il sesto capitolo della serie Persona difficilmente sarà ambientato in un idillio verdeggiante, è più probabile che, se il significato naturale è quello scelto dagli sviluppatori, la storia tratti del rapporto dell'uomo con la natura, della sua distruzione e, quindi, di come il clima sta reagendo all'impronta lasciata dall'industria e dalla società umana.

Il verde, però, è anche il colore dei circuiti stampati e in asia, molto più che in occidente, è fortemente associato alla tecnologia. Questa interpretazione apre a una serie di possibilità ulteriori per la storia, tra cui la dipendenza dell'umanità dalla tecnologia, le spirali di autosabotaggio e sofferenza che il suo abuso procura o persino l'ascesa dell'intelligenza artificiale e tutte le problematiche che questo avanzamento comporta. Se ci soffermiamo sulla società giapponese, però, vediamo che al verde vengono prima di tutto associate la giovinezza e l'energia vitale dei nuovi inizi e del ricominciare del ciclo della vita.

Il verde è un colore fortunato in Giappone perché viene associato alla rinascita, alla giovinezza e ai nuovi inizi, per questo è tipico delle celebrazioni per l'anno nuovo come il Kadomatsu (in foto) una decorazione a base di bambù
Il verde è un colore fortunato in Giappone perché viene associato alla rinascita, alla giovinezza e ai nuovi inizi, per questo è tipico delle celebrazioni per l'anno nuovo come il Kadomatsu (in foto) una decorazione a base di bambù

I germogli di bambù, in Giappone, sono un simbolo di fortuna e prosperità e vengono utilizzati per celebrare l'inizio dell'anno nuovo. Mettere insieme tutti questi riferimenti potrebbe essere il modo migliore per avvicinarsi ai temi di cui tratterà Persona 6: uno scontro, non stereotipato, tra la natura e la tecnologia con le nuove generazioni di studenti che devono trovare il modo di risolverlo senza tornare al passato o arrendersi all'industrialismo. Questa ci sembra la linea narrativa più papabile se, dopotutto, il colore del gioco sarà davvero il verde. A livello internazionale, però, il verde viene anche associato alla salute mentale, un tema da sempre caro agli sviluppatori di Atlus.

Gli studi che mettono i giovani giapponesi tra gli ultimi posti al mondo per livello di felicità, disponibilità a parlare delle proprie emozioni e uso della psicoterapia, si sprecano e la pandemia non ha fatto che peggiorare le cose. Se il verde sarà il colore di Persona 6 possiamo aspettarci una storia e dei protagonisti che mettono al centro delle loro vicende il tema della salute mentale, della richiesta di aiuto, dell'affrontare la propria emotività e del combattere il fortissimo stigma che ruota attorno a questi argomenti tanto in Giappone quanto nella società occidentale.