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Death Noodle Delivery: come sarebbe Paperboy se fosse scritto da William Gibson

Abbiamo provato Death Noodle Delivery, sostanzialmente Paperboy se fosse stato scritto da uno dei padri del genere Cyberpunk.

Death Noodle Delivery: come sarebbe Paperboy se fosse scritto da William Gibson
PROVATO di Simone Tagliaferri   —   19/10/2023

Paperboy (1984) era un titolo incondizionatamente ottimista, decisamente adatto all'atmosfera degli anni '80, in cui la crisi dei modelli sociali dei decenni precedenti aveva aperto la strada all'affermazione dell'individualismo più sfrenato. Per sbarcare il lunario, un ragazzino decide di consegnare i giornali porta a porta, ossia deve riuscire a far arrivare dei quotidiani agli abbonati lanciandoli nelle loro case dalla sua bicicletta, mentre viene minacciato da cani feroci, automobilisti e ballerini. Il titolo di Atari era una rappresentazione nemmeno troppo velata del sogno americano, quello che vuole l'uomo determinato ad avere successo partire dai lavori più umili, a volte anche rischiosi, per arrivare poi ad acquisire Activision Blizzard.

Oggi quell'immaginario non esiste più, almeno non in termini così ingenui. Gli abbonamenti ai quotidiani languono e i paperboy sono diventati degli adulti a rischio povertà che consegnano soprattutto cibo per multinazionali che gestiscono il loro business tramite applicazioni mobile, in un intreccio tra tecnologia e sfruttamento del lavoro che non dà scampo. Ed è proprio il racconto delle vite di questi nuovi schiavi che è al centro dell'opera prima degli italiani Stupidi Pixel e Tiny Pixel, almeno questo è ciò che ci è sembrato dopo aver provato la demo di Death Noodle Delivery, ossia Paperboy se fosse stato scritto da William Gibson.

Consegne

Il mondo delle consegne di noodle è pieno di pericoli
Il mondo delle consegne di noodle è pieno di pericoli

In Death Noodle Delivery assumiamo i panni di un fattorino della multinazionale che dà il titolo al gioco. A bordo del nostro hoverboard dobbiamo correre per le strade di una città decadente consegnando noodle ai clienti affamati. Mancare troppe consegne significa essere licenziati. Essere troppo lenti significa essere licenziati. Morire significa essere licenziati. Peccato che in strada ci siano pericoli di ogni sorta che mettono a repentaglio la nostra vita, ma ai nostri datori di lavoro non importa nulla: dobbiamo arrangiarci da soli e far crescere il loro fatturato. È proprio il concetto di arrangiarsi che è alla base della storia raccontata dal gioco, almeno nella demo. Tra una consegna e l'altra, infatti, dobbiamo fare in modo di potenziare il nostro hoverboard per contrastare le nuove minacce che incombono sulla nostra produttività. Sostanzialmente dobbiamo cercare di ottenere due potenziamenti (nella versione finale ce ne saranno probabilmente di più) spendendo il meno possibile.

Per farlo dovremo parlare con i nostri vicini di casa in alcune sezioni adventure ambientate nel condominio in cui viviamo, che ci daranno dei consigli o ci permetteranno di accedere a ciò che ci serve, ossia dei firmware craccati che sbloccano alcune funzioni del nostro veicolo. Quindi si può tornare in strada e riprendere a consegnare in pieno stile arcade, lanciando noodle al volo ai clienti, evidenziati da un cerchio di luce, schivando sbarramenti stradali, correndo come forsennati usando lo scatto dell'hoverboard e sparando quando necessario per liberare la strada. Il tutto con un'impostazione arcade immediata, con il giocatore che osserva il fattorino in terza persona mentre sfreccia per la strada inquadrata dall'alto, attraversando un mondo in cui le uniche luci sembrano essere quelle dei neon e dei lampioni, oltre che dei fuochi che ogni tanto divampano per le strade.

Una visione sul mondo contemporaneo

I vicini di casa sono praticamente tutti dei casi umani, ma possono aiutarci
I vicini di casa sono praticamente tutti dei casi umani, ma possono aiutarci

Death Noodle Delivery fonde Paperboy, cyberpunk e sfruttamento del lavoro. È un titolo che, pur essendo ambientato nel futuro, sembra parlare al presente, presentandoci una schiera di personaggi borderline che si trascinano dentro a un mondo tecnologicamente avanzatissimo, dove però faticano anche a espletare i loro bisogni (letteralmente) e dove il lavoro gli chiede continuamente dei sacrifici, personali e, paradossalmente, economici. Eseguire le consegne sembra una scusa per raccontare qualcosa di diverso, facendoci allontanare dai canoni del racconto medio dei videogiochi e mettendoci di fronte a un disperato che dopo ogni giornata lavorativa si trascina nel suo appartamento, dovendo combattere con problemi kafkiani sempre diversi, prima di potersi finalmente rilassare, guardando magari un porno amatoriale realizzato dalla sua vicina di casa.

La demo è molto breve
La demo è molto breve

Quindi via per un'altra giornata lavorativa, dove ciò che conta è solo eliminare gli ostacoli, anche viventi, che ci vogliono impedire di eseguire le nostre consegne. Questo miscuglio tra sezioni arcade e narrative, con una punta adventure, pare essere il fulcro dell'esperienza, che nella demo si esaurisce davvero in fretta, ma che lascia la voglia di scoprire di più, complice anche uno stile visivo molto marcato, che rende in particolare le transizioni tra le sezioni dei veri e propri trip, in cui si fatica moltissimo a capire se quello che ci troviamo di fronte sia reale o frutto di chissà quale artificio tecnologico. Lo scopriremo sicuramente nella versione definitiva.

Death Noodle Delivery è un titolo davvero promettente, almeno dal poco che abbiamo visto nella demo, che dura circa 20 minuti. La speranza è che rimanga focalizzato senza perdersi per strada, ampliando il suo tema e svolgendolo fino alle sue estreme conseguenze, qualsiasi esse siano. Lo scopriremo a inizio 2024, ossia il periodo in cui dovrebbe essere pubblicata la versione finale.

CERTEZZE

  • Stilisticamente incisivo
  • Paperboy scritto da William Gibson

DUBBI

  • Si perderà per strada?
  • Varietà della fase di consegna