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Microsoft ha lasciato a Blizzard una certa indipendenza, dopo l'acquisizione

Microsoft ha lasciato "Blizzard essere Blizzard" dopo l'acquisizione, in base a quanto è stato riferito dall'executive producer di World of Warcraft.

NOTIZIA di Giorgio Melani   —   18/04/2024
Microsoft ha lasciato a Blizzard una certa indipendenza, dopo l'acquisizione

In una recente intervista pubblicata da VGC, Holly Longdale, executive producer e VP di World of Warcraft, ha spiegato che Microsoft ha lasciato una notevole indipendenza a Blizzard dopo l'acquisizione del conglomerato Activision Blizzard.

"È stata una situazione produttiva", ha spiegato Longdale, "Abbiamo passato del tempo con Helen Chang di Mojang, abbiamo condiviso informazioni e abbiamo praticamente avuto accesso a quello che ha funzionato bene per loro", ha riferito l'executive di Blizzard.

"Abbiamo parlato anche con il team di The Elder Scrolls Online e abbiamo condiviso con loro altre informazioni su cosa possa funzionare al meglio, è come aver ricevuto dei benefit importanti".

Approccio morbido da parte di Microsoft

La caratteristica statua davanti agli uffici di Blizzard
La caratteristica statua davanti agli uffici di Blizzard

"Nessuno ci sta chiedendo di fare qualcosa in una certa maniera", ha poi spiegato Longdale, "World of Warcraft sta andando molto bene e siamo molto orgogliosi di quello che siamo stati in grado di fare finora, dunque è un po' un voler mantenere le cose finché hanno risultati positivi".

Sembra dunque che, anche per Blizzard, Microsoft abbia voluto mantenere quell'approccio morbido, "hands-off", che è stato rilevato anche in seguito ad altre acquisizioni, cercando di lasciare intatto il gruppo appena acquisito con l'organizzazione presente.

"Sono stati enormemente di supporto e hanno voluto lasciare che Blizzard sia Blizzard", ha spiegato Longdale, che è una cosa simile a quanto successo anche dopo l'acquisizione del gruppo ZeniMax con Bethesda e gli altri team.

Questo tipo di organizzazione ha portato a valutazione contrastanti: sebbene il fatto di voler lasciare libertà creativa e decisionale a team importanti e di talento sia sicuramente una cosa molto positiva, in altri casi si è parlato di una necessità di maggiore controllo da parte di Microsoft, come visto nel caso di Redfall e del presunto caos sullo sviluppo di Perfect Dark.

In ogni caso, Blizzard in particolare è una realtà di notevoli dimensioni con un'organizzazione propria di un certo livello, dunque almeno per il momento proseguirà probabilmente per la propria strada, sebbene qualche intervento da parte di Microsoft sia probabile nel prossimo futuro.